Bergamo, documentarista del National Geographic precipita per 150 m durante le riprese di un servizio

Una tragedia terribile è accaduta ad un documentarista che, mentre stava effettuando delle riprese sugli stambecchi, è precipitato in una scarpata e ora rischia la vita.

Bergamo, documentarista del National Geographic precipita per 150 m durante le riprese di un servizio

Alcune professioni sono davvero pericolose e si può rischiare la vita. I piloti di aerei, i paracadutisti, i vigili del fuoco, ma anche tantissimi altri mestieri possono determinare la propria vita. Un tragico incidente è accaduto a un documentarista del National Geographic che, ora sta lottando tra la vita e la morte, dopo essere precipitato mentre stava facendo un servizio sugli stambecchi. Vediamo la dinamica dei fatti in modo da capire cosa sia realmente successo. 

John Forwood è un 35enne inglese che, con i droni, realizza documentari e reportage sul mondo della natura e degli esseri che la popolano. Proprio durante uno dei suoi reportage in Valbondione, in Valseriana, nella diga del Barbellino, mentre stava facendo un servizio sugli stambecchi, è precipitato per più di 150 metri in una scarpata rocciosa, le cui conseguenze sono terribili per il documentarista. 

La tragedia è accorsa nella giornata di venerdì 9 luglio mentre stava effettuando delle riprese in quei luoghi. Si trovava nei pressi di quella zona da circa una settimana per realizzare un documentario sugli stambecchi. Mentre sta effettuando le riprese, non era solo, dal momento che con lui vi erano guide esperte che gli indicavano i sentieri da percorrere e come comportarsi in determinate circostanze. 

Purtroppo, nella giornata di ieri, l’uomo, in uno dei sentieri, ha perso l’equilibrio precipitando lungo la scarpata rocciosa. In seguito ll’incidente, è stato immediatamente trasportato all’ospedale Papa Giovanni XXIII. La chiamata ai mezzi di soccorso è stata lanciata dalla collega che si trovava con lui e, avendo capito cosa fosse successo, ha dato l’allarme. 

Sarebbero state le ultime riprese  prima di tornare a Bristol, nella sua casa, mentre ora giace in un letto d’ospedale rischiando la vita. Le sue condizioni sono apparse, sin da subito, gravi. Ha trasformato la sua passione in un vero e proprio lavoro che gli permette di girare il mondo, girando dei documentari da proporre, non solo al National Geographic, ma anche per il suo sito Internet.

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