Bergamo, 21enne stupra ragazza conosciuta sui social: arrestato

Un 21enne, che attualmente si trova ai domiciliari, è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una coetanea conosciuta sui social.

Bergamo, 21enne stupra ragazza conosciuta sui social: arrestato

Si conoscono sui social network e quando la ragazza lo invita a casa, in un momento di assenza dei genitori, viene stuprata. I fatti risalgono alla scorsa estate quando un giovane 21enne aggancia sui social la sua vittima, una 20enne, residente dell’Isola Bergamasca. 

I due intraprendono una relazione virtuale, scambiandosi costantemente messaggi per giorni, sino all’incontro dal vivo, per trascorrere un pomeriggio insieme. Approfittando dell’assenza dei genitori, i due hanno intrapreso un rapporto sessuale, inizialmente consenziente, salvo poi la volontà, manifestata dalla ragazza, di voler interrompere l’atto intimo.

Violando la decisione della giovane, il ragazzo l’ha stuprata. La violenza le ha causato delle ferite e la vittima è stata costretta al ricovero ospedaliero.Dopo la denuncia, sono iniziate le indagini da parte della sezione Reati contro la persona, in danno dei minori e reati sessuali della Squadra Mobile. 

A seguito delle indagini, durate alcuni mesi, l’autore del reato è stato arrestato per violenza sessuale e attualmente si trova ai domiciliari. Di lui la giovane vittima conosceva solo il nome di battesimo e il nickname usato sui social. Da questi due dati si è riusciti a risalire all’identità del giovane, poi riconosciuto dalla ragazza. 

Il pericolo di essere adescati sul web da male intenzionati

Nei tempi attuali, il rischio di incontrare persone male intenzionate passa soprattutto dal web. Specie in questo periodo di pandemia, le nuove generazioni si conoscono attraverso i social, visti come nuove modi di aggregazione, per incontrare l’anima gemella o, semplicemente, per trascorrere una serata.

Il sesso senza consenso è stupro e la maggior parte degli stupri sono commessi da qualcuno che la vittima conosce. Il restare inermi di fronte a una violenza sessuale è una reazione comune, fisiologica, psicologica. Spesso, infatti, chi subisce violenza sessuale è incapace di opporsi all’assalto, fino al punto di immobilizzarsi.

Premesso ciò, da anni molte donne coraggiose si battono affinchè quello che si indossa non sia una colpa, ossia nessun tipo di abbigliamento può essere inteso come un invito a fare sesso o implica consenso, quindi non si deve mai cadere in sporchi stereotipi. Allo stesso modo, l’alcool o le droghe non possono mai essere una scusa per giustificare uno stupro.

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