Berengo Gardin: “esserci sempre”, il Calendario della Polizia

Il calendario che accompagnerà, giorno dopo giorno, la Polizia di Stato, raccoglie dodici scatti di Gianni Berengo Gardin. Il ricavato dalla vendita dei calendari andrà all’Unicef, a sostegno del progetto “Libano - Youth and Innovation".

Berengo Gardin: “esserci sempre”, il Calendario della Polizia

Dodici foto, rigidamente in bianco e nero, senza l’utilizzo di tecniche digitali, del noto maestro di fotografia Gianni Berengo Gardin, sono state raccolte nel Calendario 2017 della Polizia di Stato. Proprio oggi, la presentazione a Roma nell’aula Parisi della Scuola superiore di Polizia: erano presenti il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, e il capo della Polizia, Franco Gabrielli.

Il ministro Alfano ha saputo ben interpretare le immagini, accostandole all’attività della Polizia e, tra l’altro, ha detto: “Ciascuno scatto racconta una storia, dal cane poliziotto alla bambina appena sbarcata soccorsa da un agente. Il tutto con l’hashtag ‘esserci sempre’, perché gli italiani sanno che la polizia c’è sempre”.

Il Capo della Polizia, Gabrielli, ha definito il Calendario “un reportage capace di immortalare in 12 scatti una straordinaria ‘Vera Umanità‘, composta da uomini e donne della Polizia di Stato che pongono la loro vita al servizio della collettività”.

Come ogni anno, anche quest’anno il calendario, realizzato in partnership con Unicef, allarga l’orizzonte oltre l’operato della Polizia, tendendo la mano a progetti che possono aiutare chi è più nel bisogno. Il ricavato della vendita, infatti, è già destinato al Comitato italiano per l’Unicef, che sta lavorando al progetto “Libano – Youth and Innovation” la cui finalità è quella di promuovere l’integrazione sociale ed economica di molti giovani a rischio.

Nel progetto verranno coinvolti giovani libanesi con poche risorse, rifugiati siriani, e anche palestinesi. L’età di questi adolescenti e giovani è compresa tra i 12 e i 24 anni.  Il principio del progetto si riassume nello slogan “For Youth by Youth”, ossia la formazione avviene tra pari come metodo più efficace per trasmettere conoscenze, competenze, e per individuare soluzioni ai problemi locali.

La collaborazione con l’Unicef è partita nel 2001 e, grazie ai fondi raccolti, si parla di oltre 2 milioni di euro, molti progetti sono stati portati a termine con successo.

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