La questione delle benedizioni pasquali a scuola si è finalmente conclusa: a Pasqua gli istituti Carducci, Fortuzzi e Lavinia Fontana potranno essere benedetti. A stabilirlo è stato direttamente il Consiglio di Stato, segno di quanto la querelle abbia infuocato gli animi dei “pro” e dei “contro” negli ultimi tempi, arrivando a scatenare un dibattito su vastissima scala.
Tutto cominciò quando iniziarono a serpeggiare i primi malumori tra coloro che erano contrari alle benedizioni pasquali nelle scuole, poiché il periodo della Pasqua è oramai prossimo, e la questione si è fatta quindi di grande attualità.
La più grande obiezione che veniva addotta alla tesi dei “no benedizioni pasquali” è il fatto che la scuola sia un istituto laico, pertanto non dovrebbe prestarsi a manifestazioni religiose di alcun genere. Così il Tar dell’Emilia-Romagna aveva posto il divieto alle benedizioni pasquali nelle scuole elementari Carducci e Fortuzzi, e nella scuola media Lavinia Fontana.
A presentare la richiesta era stata Scuola e Costituzione, un’associazione di genitori ed insegnanti contraria alla pratica delle benedizioni a scuola in orario extra-scolastico. Scuola e Costituzione aveva chiesto a gran voce la sospensione di una delibera firmata dal Collegio docenti dei sopraccitati istituti, la quale autorizzava le benedizioni “fuori orario” per Pasqua.
Ma la vittoria è durata poco, perché il Ministero dell’Istruzione ha fatto appello contro la decisione del Tar emiliano, mediante l’avvocatura generale dello Stato. E dal momento che all’organo spetta l’ultima parola in materia, va da sé che abbia deciso a proprio capriccio: le benedizioni pasquali si faranno. Con buona pace di chi rivendica la laicità delle scuole.