Belluno, nella farmacia sono no-vax: l’azienda sanitaria la chiude. "Riapriremo al ritorno della democrazia"

Accade a Belluno. Una delle titolari non è favorevole alla vaccinazione, così come il direttore non è vaccinato. A seguito di una ispezione l'Ulss 1 ha chiuso l'attività. "Si riaprirà al ritorno della democrazia"

Belluno, nella farmacia sono no-vax: l’azienda sanitaria la chiude. "Riapriremo al ritorno della democrazia"

Una farmacia di no-vax. Questa è l’incredibile scoperta effettuata dall’Ulss 1 di Belluno, dove durante una ispezione gli addetti al controllo hanno trovato il direttore che non era in possesso del certificato di vaccinazione anti Covid. La legge prevede infatti che questa figura, all’interno delle farmacie, abbia ricevuto le dosi vaccinali previste dal protocollo sanitario.

L’avvocato Gino Sperandio ha spiegato il perchè della chiusura forzata dell’attività. “L’Uls locale ha preso atto che il direttore sanitario della farmacia non è vaccinato e la norma prevede che per poter tenere aperto è necessario che questa figura abbia ricevuto la somministrazione. L’ispezione è arrivata sabato 30 ottobre e lunedì l’Uls ha inviato una pec in cui veniva spiegato che fino a quando la questione non fosse stata risolta l’attività avrebbe dovuto rimanere chiusa. So che i titolari stanno cercando un altro direttore sanitario in regola con le somministrazioni ma fino a quando non lo trovano saranno costretti a non lavorare” – così ha affermato Sperandio.

Una delle titolari della farmacia pare non fosse neanche favorevole al vaccino Covid. “Farmacia forzatamente chiusa dall’Ulss 1 per la nostra volontaria non adesione alla campagna vaccinale. Si riaprirà al ritorno della democrazia” – questo il cartello affisso all’esterno della farmacia, con la titolare che ha anche ironizzato sull’accaduto parlando di ferie forzate.

Contro l’obbligo vaccinale

La stessa titolare ha spiegato le motivazioni che hanno portato il personale ad agire in questa maniera, manifestando anche apertamente contro il Green Pass e il vaccino anti Covid. La titolare ha detto che loro non vogliono adeguarsi a questo sistema e rifiutano in toto la vaccinazione obbligatoria.

Secondo la donna, di cui non riportiamo le generalità per motivi di privacy, la vaccinazione dovrebbe essere fatta senza rischi per la salute, “mentre i rischi sono sempre più evidenti e documentati” – così ha spiegato la farmacista. Adesso pare si stia cercando una soluzione per sostituire il direttore non vaccinato e vedremo la vicenda come andrà a finire.

“Il decreto legge che impone ai sanitari l’obbligo di essere vaccinati è illegittimo e non abbiamo inteso adeguarci per un rischio della nostra salute. Il Covid è una malattia al pari dell’influenza se ben curata. La maggior parte dei morti è stata mal curata. È una strage di Stato” – così ha concluso la titolare.

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