Tragedia sfiorata, ieri mattina, 9 novembre 2021, a Barletta dove, poco dopo le 10:30, una studentessa che frequenta il terzo anno del liceo artistico Garrone, sito in via Cassandro, ha fatto un volo nel vuoto da una finestra al secondo piano dell’istituto scolastico.
La ragazza, dopo la caduta e l’impatto violento al suolo, è sembrata cosciente al momento dell’arrivo degli agenti del locale commissariato che le hanno prestato i primi soccorsi sul posto.
La prima ricostruzione dell’accaduto
La drammatica notizia si è rapidamente diffusa all’interno della comunità scolastica dell’Istituto, lasciando l’intera città di Barletta sotto choc. Si potrebbe trattare di un gesto volontario compiuto dalla studentessa, anche se al momento la dinamica e le cause dell’accaduto sono al vaglio degli inquirenti che, proprio in queste ore, sono al lavoro per ricostruire quella che si sarebbe potuta trasformare in tragedia.
La giovane, cosciente al momento dei soccorsi, è stata tempestivamente trasferita dagli operatori sanitari all’ospedale Bonomo di Andria, dove è stata sottoposta agli accertamenti clinici, tra cui una tac, per appure le sue condizioni di salute che appaiono gravi. Gli agenti del Commissariato di Polizia di Stato e della Polizia locale stanno raccogliendo elementi per capire cosa sia realmente avvenuto nell’istituto scolastico e se si sia trattato di un incidente o, stando all’ipotesi al momento più accreditata, di un gesto volontatio. Secondo una prima ricostruzione, il dramma si sarebbe consumato durante la terza ora, con il docente e un’educatrice in aula.
Se l’ipotesi del gesto volontario venisse confermata, ci troveremmo di fronte all’ennesimo caso di tentato suicidio; un fenomeno in forte crescita in quest’epoca storica, caratterizzata dagli effetti della pandemia sui giovani, particolarmente vulnerabili. I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ci invitano a riflettere, dato che i suicidi si collocano al secondo posto tra le cause di morte nella fascia d’età tra i 15 e i 29 anni, rappresentando, anche nel nostro Paese, la seconda causa di morte nei giovani tra i 15 e i 24 anni.