Bari, violenze fisiche e insulti a bambini autistici: 4 educatrici arrestate

Insulti, violenze fisiche e minacce nei confronti di nove bambini autistici: questo è ciò che ha scoperto la Procura di Bari dopo la denuncia di un dipendente.

Bari, violenze fisiche e insulti a bambini autistici: 4 educatrici arrestate

Quattro educatrici, di età compresa tra i 28 e i 42 anni del centro riabilitativo “Istituto Sant’Agostino” di Triggiano, sono state arrestate dai carabinieri di Bari, con l’accusa di maltrattamenti ai danni di minori affetti da autismo. Oltre alle quattro educatrici, sono indagate due maestre.

Le indagini sono iniziate a Ottobre, dopo la segnalazione di un dipendente del centro, che dichiarò ai carabinieri di aver personalmente assistito ad alcuni comportamenti violenti e persecutori delle educatrici nei confronti dei minori. Sempre secondo il racconto del dipendente questi atti vessatori duravano almeno dal 2016.

Minori legati e maltrattati

Stando agli accertamenti effettuati dai carabinieri di Bari, sono almeno 100 gli episodi di maltrattamenti verificatisi nel centro riabilitativo “Istituto Sant’Agostino”. Le violenze erano effettuate ai danni di nove minori, di età tra i 7 e i 15 anni, affetti da forme di autismo gravi, e quindi impossibilitati a confidare i maltrattamenti subiti. 

I minori subivano insulti, minacce e violenze fisiche. Tramite l’ausilio di intercettazioni audio e video, effettuate da Novembre a Dicembre 2018, è stato possibile scoprire che i bambini venivano bloccati e legati alle sedie e messi a tacere quando piangevano o urlavano con fazzoletti sulla bocca, fino a provocargli la mancanza di respiro. Inoltre, le intercettazioni audio presenti nei bagni hanno registrato suoni di schiaffi sulla pelle, pianti dei bambini, insulti e parolacce. 

Le indagini sconvolgenti, hanno portato così all’arresto di quattro persone del centro di riabilitazione: tre educatrici e insegnante di sostegno. La Procura di Bari, dopo la consulenza con un esperto in psichiatria – che ha rivelato la dannosità di tali atti vessatori nei confronti di minori già affetti da patologie gravi – ha ritenuto necessario gli arresti domiciliari per le quattro donne in attesa del processo. Adesso, per gli inquirenti è importante verificare il ruolo dei dirigenti della struttura, per capire se erano a conoscenza o meno di questi comportamenti violenti. 

 

 

 

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