Prima ha lanciato un petardo, senza pensarci su troppo, poi resosi conto della gravità della sua azione ha chiesto scusa. Protagonisti della scena: un maresciallo dei vigili urbani del comune di Acquaviva delle Fonti (Bari) e un disabile psichico, anziano. Luogo della scena: piazza Madonna di Costantinopoli, nei pressi del Municipio e del comando di polizia municipale. La scena è stata ripresa dai passanti e condivisa sui vari social.
Umberto Finizio, il 45enne maresciallo dei vigili urbani si trovava in strada in divisa, al momento del gesto, che lo ha reso ancor più grave. Su richiesta del sindaco Davide Carlucci, ora rischia il posto di lavoro: contro di lui è stato avviato un procedimento disciplinare per aver lanciato un petardo ai piedi di C.M., disabile psichico ultrasettantenne, conosciuto e amato da molti ad Acquaviva delle Fonti.
Il fatto è successo la vigilia di Natale, quando già era uscita l’ordinanza anti-botti; mentre lanciava il petardo, lo stesso maresciallo Finizio doveva vietarne a chiunque l’utilizzo. Qualche passante ha avviato la videocamera dello smartphone riprendendo la scena. I filmini in prima visione ridicoli, passando di chat in chat sono diventati fonte di indignazione e di rabbia da parte dei cittadini, ed infine un bell’esame di coscienza per il vigile che ha chiesto scusa scrivendo una lettera.
Non è questa la prima volta che il disabile C.M., con disagio psichico, molto conosciuto in città viene umiliato e vessato, una volta gli son stati tagliati i capelli. Dopo aver commentato sulla pagina Facebook del sindaco, definendo “vile” l’atto del vigile e segno chiaro di “bullismo”, alcuni cittadini hanno chiesto un serio provvedimento nei confronti del maresciallo. Altri cittadini hanno espresso solidarietà e vicinanza a C.M., andando a fargli visita. L’uomo dopo aver vissuto in Olanda per molti anni come girovago, è tornato al calore e agli affetti di casa, ad Acquaviva delle Fonti, dove ora vive con la sorella.
Il sindaco Davide Carlucci ha condannato quanto accaduto: “Sicuramente ci sarà una sanzione nei confronti del vigile e voglio anche rivedere il Codice di comportamento degli appartenenti al Comando della Polizia municipale“. Nonostante il vigile non abbia agito con sadismo, come scrive in una lettera, e si è accorto di aver sbagliato, il primo cittadino di Acquaviva delle Fonti, denuncia: “Per noi l’atto è vergognoso perché potrebbe indurre qualcuno a sentirsi autorizzato a compiere gesti più violenti nei confronti del disabile“.
Il provvedimento disciplinare è stato avviato, al vigile non è rimasto altro che inoltrare le sue scuse attraverso una lettera nella quale esplicita il nome del disabile vessato: “Non voglio giustificarmi ma sento anche di respingere le accuse di chi mi rappresenta come persona insensibile ai problemi dei disabili. Il rapporto che c’era, c’è e spero ci sarà tra me e Costantino è stato, ed è, quotidiana frequentazione e familiarità”. Finizio chiede poi la testimonianza dei cittadini sulle attenzioni e il rispetto che ha sempre avuto nei confronti di Costantino. Ma riconosce anche che il gesto da egli commesso è irripetibile e deprecabile, si può comunque capire “nel contesto di questo rapporto personale tra me e lui. In quel maledetto momento non ho considerato Costantino come un disabile psichico ma come una persona che conosco da sempre, fin da quando sono nato”. Il maresciallo chiede “di venir giudicato per questo gesto ma anche per quant’altro svolto in sedici anni di servizio“.