Uno dei colpi più grossi portati a termine a Bari negli ultimi anni quello che è emerso oggi. Michele Sannicchio, direttore di una filiale del gruppo Unicredit del capoluogo pugliese, risulta infatti scomparso ed irrintracciabile da diversi giorni ormai con una ingente somma di denaro.
Ma partiamo dall’inizio. Tutto inizia quando un imprenditore, che ha appena concluso un affare con un noto imprenditore locale, si reca nella filiale in questione per mettere all’incasso un assegno staccatogli da quest’ultimo e l’operatore allo sportello verifica uno scoperto.
Contattato prontamente l’imprenditore, titolare del conto presso la filiale, cerca subito di contattare il direttore che cura i suoi investimenti ben sicuro che sul suo conto ci sia una cifra molto superiore rispetto a quella dell’assegno. Sannicchio, però, risulta irraggiungibile. Non si è recato in ufficio negli ultimi giorni, il suo cellulare è staccato e persino la moglie si è recata dai Carabinieri per denunciare la scomparsa del marito, di cui anche lei non ha notizie ormai da parecchi giorni. “Era fuori per lavoro e non è tornato. Non so che fine abbia fatto” dichiara la donna alle forze dell’ordine al momento della denuncia.
A questo punto scattano le indagini. Si controllano tutti gli incartamenti dell’imprenditore circa gli investimenti ultimamente gestiti dal Sannicchio e, stando alle carte, non ci sono movimenti sospetti ed il denaro si trova esattamente dove dovrebbe stare. Si scoprirà nelle ore successive che tutto il materiale in possesso del malcapitato imprenditore sono in realtà dei falsi. La carta è quella originale della banca ma tutto quello che vi è scritto sopra è stato inventato ad arte dal direttore, il quale adesso potrebbe essere chissà dove con una cifra molto ingente, circa 25 milioni solo dell’imprenditore barese ma da altre indagini si parla di cifre ben superiori, di circa 50 milioni di euro.
L’Unicredit si dice serena riguardo all’accaduto per quanto sbalordita dalla vicenda dal momento che Sannicchio ha sempre avuto dei trascorsi tranquilli ed ha un curriculum di tutto rispetto che non avrebbe mai fatto presagire qualcosa del genere. “La banca – dicono – è parte lesa nella vicenda. Noi abbiamo fornito la massima collaborazione sin dal principio alle forze di polizia che stanno indagando, fornendo tutto quello che c’è stato richiesto“.
La Guardia di Finanza sta continuando ad indagare perchè ci sono ancora molti aspetti della vicenda che non tornano. Si sospetta che ci possano essere altre operazioni simili tra gli incartamenti di Sannicchio e che quindi l’importo possa essere ancora superiore, ma sopratutto si sta cercando di capire se ci siano delle altre persone coinvolte nella vicenda, che possano aver aiutato il furbo direttore in questa maxi truffa. Ma ancora più importante, per i malcapitati clienti della filiale, cercare di capire dove sono finite queste somme. Seguiremo gli sviluppi nelle prossime ore in attesa di altri incredibili colpi di scena.