Bari, bimbo si impiccò nella sua stanzetta: chiesta rogatoria internazionale a YouTube

Si tratta della vicenda accaduta a Bari lo scorso 25 gennaio, quando un bimbo di 9 anni venne trovato senza vita in casa sua dai genitori, impiccato con una corda all'attacapanni. I magistrati credono che dietro il gesto possa esserci un gioco online.

Bari, bimbo si impiccò nella sua stanzetta: chiesta rogatoria internazionale a YouTube

Lo trovarono impiccato nella sua stanzetta, ormai senza vita. Potrebbe essere ad una svolta il caso del bimbo di 9 anni trovato morto nella sua stanzetta il 25 gennaio scorso a Bari. Secondo la Procura, che da allora indaga sul caso, dietro il gesto volontario del piccolo potrebbe esserci la manipolazione di qualcuno. La pm Angela Maria Morea ha dato mandato per una rogatoria internazionale direttamente a YouTube, che ha i suoi server in Irlanda. 

I magistrati credono che sotto a tutta questa tragica vicenda possa esserci il gioco online noto come “Jonhatan Galindo”. Si tratta di un personaggio molto simile a “Pippo”, ma dalle fattezze a dir poco inquietanti, con i denti gialli e la faccia simile ad un cane. Il “gioco” spingerebbe i malcapitati, spesso adolescenti e bambini piccoli, ad una serie di prove sempre più estreme, con conseguenze che spesso sono nefaste. Di “Jonhatan Galindo” se ne parla già da diverse tempo. 

Un caso simile a Napoli

La storia del personaggio in questione, dobbiamo precisare,è totalmente inventata. Le fotografie che girano risalirebbero al 2012-2013 e sono state realizzate da un make up artist che lavora nel campo degli effetti speciali e del cinema. Da qui qualcuno, una persona ancora anonima, ha poi dato vita al personaggio di “Jonhatan Galindo”

Un personaggio malvagio, divenuto l’incubo di moltissimi adolescenti e bambini. I server di YouTube si trovano in Irlanda, come già detto, e proprio da lì potrebbero emergere elementi utili alle indagini. I famigliari del bimbo sono ancora sconvolti da quanto accaduto e cercano la verità.

All’epoca dei fatti la vicenda sconvolse l’intera Puglia. La pm, nei momenti immediatamente successivi al decesso del piccolo, aveva aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio. A Napoli, lo scorso 29 settembre, anche un 11enne morì suicida in circostanze analoghe gettandosi dal balcone di casa sua situato al decimo piano di un palazzo. La madre ha trovato sul cellulare un messaggio che il figlio le ha inviato prima di lanciarsi e in cui si fa riferimento un “uomo nero” o a un “uomo col cappuccio”.

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