Bardonecchia, esondazione del torrente Frejus: un uomo perde la vita, zona sotto controllo

Le intense piogge hanno causato l’esondazione del torrente Frejus a Bardonecchia, provocando un incidente fatale e la chiusura temporanea delle strade, mentre in Valle d’Aosta frane isolano Cogne e si lavora per ripristinare i collegamenti.

Bardonecchia, esondazione del torrente Frejus: un uomo perde la vita, zona sotto controllo

L’arrivo delle piogge dopo un periodo di caldo intenso ha messo alla prova le zone montane del Piemonte e della Valle d’Aosta, con conseguenze che hanno richiesto interventi immediati e un costante monitoraggio delle situazioni più critiche.

A Bardonecchia, rinomata località turistica a 1.300 metri di altitudine, il torrente Frejus è esondato causando un grave incidente. Un uomo di 70 anni è stato trovato nel letto del torrente dopo essere stato travolto da acqua e detriti; i soccorritori sono intervenuti tempestivamente, ma purtroppo non è stato possibile salvarlo.

Le autorità locali hanno attivato un piano di sicurezza con l’obiettivo di tutelare i residenti e i visitatori. La sindaca Chiara Rossetti ha invitato la popolazione a non uscire di casa e a evitare l’uso delle automobili, mentre nelle zone vicine al torrente è stato istituito un divieto di accesso per motivi precauzionali.

Le squadre dei vigili del fuoco sono impegnate nel liberare le strade dai detriti e nel mettere in sicurezza le aree più esposte. Anche l’uscita di Bardonecchia sull’autostrada A32 è stata chiusa in entrambe le direzioni, così come un tratto della statale che attraversa il paese, attualmente allagata. Nel frattempo, circa 150 bambini ospitati nei centri estivi sono stati accolti nel palazzetto dello sport, messo a disposizione come luogo sicuro, così come altre persone che hanno avuto necessità di assistenza.

Le operazioni di soccorso e messa in sicurezza proseguono con attenzione, anche grazie all’ausilio di squadre specializzate e mezzi aerei. In Valle d’Aosta la situazione resta complessa a Cogne, dove tre frane hanno temporaneamente interrotto la strada regionale, isolando la località ai piedi del Gran Paradiso.

Rispetto all’alluvione di un anno fa, però, le condizioni sono meno critiche e si è riusciti ad aprire una finestra temporanea di passaggio. La riapertura completa della strada è prevista per i prossimi giorni, mentre si mantiene alta l’attenzione in virtù di un’allerta idrogeologica di livello giallo per possibili nuovi movimenti di terreno. Anche nelle Dolomiti venete si sono registrate piccole frane, senza provocare danni a persone, ma confermando un quadro generale di condizioni meteorologiche avverse che richiedono vigilanza costante.

Le istituzioni locali hanno invitato la cittadinanza a seguire le indicazioni fornite e a limitare gli spostamenti, mentre i servizi di emergenza sono attivi per garantire la sicurezza e ripristinare la normale viabilità nel più breve tempo possibile. Il numero dedicato alle emergenze rimane operativo per chiunque necessiti di assistenza. La pioggia ha portato sollievo dopo settimane di caldo, ma ha messo in evidenza l’importanza di una gestione attenta del territorio e della prevenzione, soprattutto nelle aree montane soggette a eventi naturali improvvisi. La collaborazione tra autorità, forze dell’ordine e cittadini si conferma essenziale per affrontare questi momenti con serenità e tempestività.

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