Sta facendo discutere ciò che è successo negli ultimi giorni in una scuola elementare del Cadore, un piccolo paesino della provincia di Belluno. Un bambino di 8 anni infatti avrebbe deciso di abbassare la mascherina a causa del troppo caldo lamentando una certa difficoltà a respirare.
La maestra però, come riportato testualmente dal sito del “Corriere del Veneto“, per costringerlo a tenere la mascherina decide d’incollarla con il nastro adesivo. Questa vicenda avrebbe fatto immediatamente il giro delle chat scatenando una forte indignazione da parte dei genitori.
La vicenda legata al bambino
Il genitore del ragazzino, intervistata proprio dal “Corriere del Veneto”, afferma di essere ancora scioccata per la vicenda e di aver denunciato il tutto ai carabinieri: “Mio figlio mi ha raccontato che a scuola si è abbassato la mascherina perché aveva difficoltà a respirare e dopo essere stato invitato a posizionarla nuovamente in modo corretto sul suo volto, la maestra ha deciso di attaccargliela con lo scotch. Vado avanti perché è giusto che questo sistema cambi e torni ad essere umano“.
Per confermare la veridicità dei fatti, la madre è andata a scuola filmando la conversazione con la maestra, ove quest’ultima conferma di aver usato il nastro adesivo: “Sì l’ho messa per scherzo. Ma poi lui l’ha tolto subito lo scotch, non volevo bloccargli la respirazione. Ho sbagliato, lo so”.
Attualmente la scuola sta mantenendo un certo silenzio in merito a questa vicenda mentre l’unico a esprimersi è stato il sindaco: “Sono a conoscenza di questo episodio, ma preferisco non esprimermi. Di fatto ho solo visto quel video che circola in rete e non posso dire nulla. Immagino che la signora abbia fatto le dovute segnalazioni e pertanto lascio che la vicenda faccia il suo corso”.
Il dibattito legato alle mascherine negli ambiti scolastici resta ancora un argomento piuttosto scottante. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha rivelato di voler tenere le mascherine obbligatorie fin quando riterremo che il nostro vicino sia sicuro. Proprio per questo motivo ci tiene a spiegare che gli studenti non devono vedere la mascherina come una sorte di obbligo ma uno strumento di sicurezza nei confronti di chi ci è accanto.