Un pomeriggio di tensione e speranza sulle coste di Cavallino-Treporti (Venezia), dove un bambino di sei anni è scomparso in mare mentre faceva il bagno, sotto lo sguardo attento della mamma. L’allarme è scattato intorno alle sedici in via Carlo Alberto Radaelli, nei pressi del campeggio Vela Blu.
Da quel momento sono iniziate immediatamente le ricerche, coordinate dalla Capitaneria di Porto, con l’intervento di vigili del fuoco, sommozzatori, motovedette e un elicottero, tutti impegnati a cercare il bambino nelle acque antistanti la spiaggia. Le operazioni di ricerca si sono estese sia via mare che via terra, coprendo un’area che va dal campeggio Vela Blu fino allo stabilimento Blue Sea.
Una risposta rapida e coordinata, in cui sono stati coinvolti numerosi soccorritori e anche la comunità di bagnanti presenti sulla spiaggia. In un gesto di solidarietà e partecipazione, molti bagnanti si sono uniti formando una catena umana, mano nella mano, per scandagliare con attenzione il tratto di mare vicino alla battigia.
I primi a intervenire sono stati i bagnini Gerardo e Matteo, che hanno dato il via alle ricerche in mare aperto, mentre tutte le torrette di sorveglianza della zona sono state attivate per monitorare la situazione. L’elicottero dei vigili del fuoco ha sorvolato la zona per fornire una visuale dall’alto, fondamentale per coprire una superficie più ampia e individuare eventuali segnali di presenza.
A supporto delle operazioni è arrivata anche un’unità della Guardia di Finanza, che ha rafforzato i controlli e contribuito a mantenere l’ordine durante le attività di soccorso. La Capitaneria di Porto continua a coordinare l’intervento, mantenendo alta la speranza e garantendo la massima attenzione a ogni dettaglio per facilitare il ritrovamento del piccolo.
La mamma, che ha dato subito l’allarme non appena ha notato che il figlio non riemergeva più, è stata assistita dagli operatori presenti, mentre la comunità si è stretta attorno a lei in un momento così delicato. L’episodio sottolinea l’importanza della sicurezza in acqua e della presenza costante di bagnini e soccorritori pronti a intervenire tempestivamente. Le autorità raccomandano sempre la massima attenzione durante le attività balneari, soprattutto quando coinvolgono bambini, per prevenire situazioni di pericolo. Le ricerche proseguono con determinazione e impegno, sperando in un esito positivo che possa riportare serenità a tutta la famiglia e alla comunità locale. Nel frattempo, la partecipazione attiva dei bagnanti dimostra come la solidarietà e la collaborazione possano fare la differenza in situazioni di emergenza.