Una bambina di soli 9 mesi morì di fame e di stenti a Milano lo scorso 27 febbraio 2015, stroncata da un arresto cardiocircolatorio per colpa dei genitori che si rifiutavano di darle da mangiare. Aurora, questo il nome della piccola, versava infatti in uno stato di terribile denutrizione, e le indagini autoptiche effettuate sul cadavere hanno poi evidenziato una “grave disidratazione” ed una “iponutrizione cronica e acuta“.
In altri termini, la piccola non veniva nutrita quasi mai. Passava giornate intere a piangere nel dolore e nell’angoscia, a consumarsi lentamente minuto dopo minuto, mentre i suoi genitori la ignoravano. Fino a quando il suo cuore non ha più retto, collassando e liberandola dall’atroce sofferenza.
I genitori della bambina morta, Olivia Beatrice Grazioli e Marco Falchi, sono ora sotto processo con le accuse di maltrattamenti aggravati in famiglia e di avere, con la loro condotta deliberatamente criminale, cagionato la morte della loro stessa figlia.
Tuttavia i legali dei due hanno sempre affermato in tribunale che Marco e Olivia erano troppo poveri per poter provvedere alla piccola, puntando tutto sullo “stato d’indigenza” che li avrebbe afflitti. Ma di recente è emerso un risvolto scioccante, che ha gettato nuovo orrore su tutta la vicenda.
Il pm Cristian Barilli ha infatti presentato alla Corte d’Assise documenti e reperti fotografici che confermano, in maniera incontrovertibile, che i due imputati comprarono un’automobile da 9.300 euro nel giorno stesso della morte della bambina. E mentre Marco e Olivia spendevano in giro migliaia di euro, affermando di non avere un centesimo per poter nutrire la figlia, lei moriva di fame nel suo lettino, sola ed ignorata dal mondo.
Ulteriori analisi durante l’autopsia hanno inoltre rilevato che la piccola soffriva di una malformazione al cranio dovuta all’assenza di movimento: veniva lasciata nella stessa posizione anche per giorni interi, senza che nessuno la toccasse né si curasse di lei. Fra le varie patologie che aveva sviluppato nei suoi soli 9 mesi di vita figurava anche una grave forma di dermatite, dovuta al fatto che non le veniva quasi mai cambiato il pannolino.