Bambina di due anni morta per errore medico a Torvergata

La bambina era giunta con i suoi genitori da Gela, a Roma, nell'ospedale di "Tor Vergata" per un trapianto di midollo, ma per sua sfortuna, in quell'ospedale ha perso la vita, e oggi, a distanza di 1 anno, la nuova verità

Bambina di due anni morta per errore medico a Torvergata

Gloria, il nome della bambina morta nel settembre del 2013, all’ospedale “Tor Vergata” di Roma, era arrivata da Gela con i suoi genitori, per sottoporsi ad un trapianto di midollo. Purtroppo, a causa di una serie di errori medici, la bambina non ce l’ha fatta ed è deceduta. Oggi, i risultati dell’autopsia e del parare del medico legale scelto dalla Procura della Repubblica, che a quanto pare, mettono in risalto tali errori medici.

Il tutto iniziò con una lastra ai polmoni letta male. Si prosegui con gli errori a causa di un catetere che avrebbe perforato la vena della bambina, per finire, con una emorragia non diagnosticata che l’avrebbe infine portata alla morte. La bambina, era affetta da anemia falciforme, una malattia genetica del sangue, per questo, lei insieme alla sua famiglia, avevano effettuato questo lungo viaggio da Gela a Roma. Nell’ospedale sopra citato, avrebbero dovuto effettuarle un trapianto che le avrebbe salvato la vita, anche se, non è stato così purtroppo.

Nelle giornate concitate, si trovò un donatore compatibile al 100%, ma, in quella sala operatoria Gloria non è mai entrata, visto che, è morta prima, appena dopo, l’inserimento di un catetere venoso. Oggi, tramite il medico legale, si sa appunto che quel catetere ha perforato una vena della bambina. Ma, non è tutto. Calamoroso errore anche da parte del medico radiologo, che non si è accorto, anche se dalle lastre effettuate era molto evidente, dell’emorragia in corso. Questo errore medico purtroppo, è quello che è costato, insieme agli eventi sfortunati, la vita alla piccola Gloria, poichè, se i medici, fossero intervenuti subito, probabilmente la bambina, nonostante la perforazione, si sarebbe potuta salvare.

In questa storia quindi, sono vari i medici indagati a più di livelli: dal radiologo, a colui che ha inserito il catetere, a chi si è accorto solo con circa 2 ore di ritardo del gravoso problema. L’accusa, almeno per ora, è di negligenza medica, e si riscontrano profili di censurabilità professionale, che coinvolgono come detto vari medici. Tra non molto quindi si aprirà il processo a carico dei sanitari, con conseguente risarcimento ai famigliari della piccola Gloria.

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