Bambina affetta da ritardo psichico ed Aids rifiutata dalla scuola

Una scuola media statale in Campania ha rifiutato l'iscrizione ad una bambina malata da Aids ed affetta da un grave ritardo psichico; è intervenuto il Ministro promettendo che la piccola potrà rientrare al più presto a scuola

Bambina affetta da ritardo psichico ed Aids rifiutata dalla scuola

I protagonisti di questa triste vicenda sono una bambina di soli 10 anni che chiameremo Francesca, per tutelare la sua privacy, e la sua famiglia affidataria che sta lottando affinchè alla piccola vengano riconosciuti i diritti che le sono stati negati fino ad ora. Il 3 febbraio del 2015 Francesca è arrivata in ospedale in condizioni critiche: pesava 16 chili ed aveva avuto un infarto.

La sua famiglia di origine è in una situazione sociale ed economica disastrosa, completamente incapace di prendersi cura dei suoi membri. Ci sono voluti ben 4 mesi in ospedale, durante i quali le è stata fatta la diagnosi di Aids, per rimetterla in uno stato di salute che ne permettesse le dimissioni.

A questo punto è stato ben chiaro che la bambina non potesse tornare a vivere con i genitori ed è cominciata la ricerca di una sistemazione adatta a lei; giacchè 35 comunità di accoglienza accreditate con il Comune di Napoli non hanno potuto o voluto accoglierla, la procura ha dovuto far ricorso ad una famiglia affidataria ed è così che il 17 giugno Francesca è entrata in casa di Fortuna, la sua mamma affidataria.

Come tutte le mamme Fortuna si è premurata di iscrivere Francesca alla scuola media della zona in cui vivono; dopo aver raccontato delle problematiche della bambina al dirigente scolastico era stata rassicurata che non ci sarebbero stati problemi ma come afferma lei stessa: “Poi, il 4 settembre, quel sì si è trasformato in un diniego: ufficialmente, non c’era posto per lei, troppi iscritti. Ma l’ufficio scolastico aveva anche concesso la sezione supplementare che il preside aveva chiesto, quindi è evidente che le ragioni del diniego fossero altre: la ‘paura irrazionale’ del contagio”.

Dopo essersi scontrata con la burocrazia delle istituzioni mamma Fortuna ha deciso di rendere pubblica la vicenda, tramite una lettera pubblicata su “Avvenire” ed inviata al Ministro Giannini alla quale è stata anche rivolta una interrogazione parlamentare dall’onorevole Annalisa Pannareale, vicepresidente di Sel a Montecitorio e componente della commissione istruzione. Il Ministro ha assicurato che Francesca potrà frequentare regolarmente la scuola e che verranno acclarate aventuali responsabilità del dirigente scolastico.

La vicenda sembra dunque aver trovato una soluzione ma resta l’amarezza per ciò che è accaduto a Francesca.

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