E’ in arrivo un radicale cambiamento negli aeroporti italiani, in particolare per il trasporto dei liquidi nel bagaglio a mano. Infatti, presto sarà possibile portare bottiglie di acqua, olio, vino e cosmetici senza mostrarli nella busta di plastica e senza il limite dei 100 ml. Questa svolta sarà possibile grazie alla riattivazione di scanner di ultima generazione, interrotti un anno fa per precauzione.
Già tra la fine di luglio e i primi di agosto gli apparecchi Hi-Scan 6040 CTiX potrebbero tornare operativi, anche se ancora sono in via di definizione le tempistiche per attivarli. Tutto dipende comunque dalla Conferenza europea dell’aviazione civile (Ecac), che entro venerdì 25 luglio potrebbe approvare il software sviluppato da Smiths Detection, un software di nuova versione installato negli scanner.
Con il nuovo algoritmo verrà effettuata una dettagliata analisi dettagliata di ciò che si trova all’interno delle valigie: le immagini tridimensionali ad alta risoluzione saranno in grado di individuare con alta precisione materiali eventualmente dannosi. In alcuni aeroporti italiani questa tecnologia è già presente, come per esempio a Roma Fiumicino, a Milano Malpensa e Linate, a Torino, a Bergamo e perfino a Catania.
I viaggiatori, quindi, possono sperimentare le nuove regole e usufruire di meno limitazioni e controlli più rapidi. Si potrà viaggiare senza la necessità di mostrare pc e tablet, e soprattutto senza limiti per i liquidi e i cosmetici. Introdotte nel 2006 per impedire di trasportare in cabina sostanze dannose in forma liquida, le restrizioni hanno condizionato per tutti questi anni i controlli di sicurezza, ma adesso le cose stanno per cambiare e finalmente verranno installati gli scanner Hi-Scan 6040 CTiX, considerati altamente affidabili da Bruxelles.
Per la sicurezza degli scali in Europa si apre una nuova fase, visto che queste apparecchiature sono a tutti gli effetti un investimento molto importante: infatti, hanno un costo di gran lunga superiore dei vecchi scanner e necessitano di manutenzione anch’esse costose.