Era la primavera – estate del 2013 quando scoppiò lo scandalo delle baby squillo dei Parioli: si scoprì che due studentesse di liceo, che all’ epoca avevano solo 15 e 16 anni, usavano prostituirsi in un appartamento del famoso quartiere romano.
Le due ragazze erano state adescate su un sito internet e convinte ad intraprendere la strada della prostituzione da un giovane romano, Mirko Leni; il ragazzo è considerato l’artefice ed il gestore del giro di prostituzione minorile e per questo è stato condannato dapprima a 10 anni di carcere, poi ridotti a 9 anni e 4 mesi nel secondo grado di giudizio.
In carcere anche la madre di una delle due ragazze: la donna era a conoscenza della vicenda, incitava la figlia non solo a prostituirsi ma anche a spacciare e prendeva una percentuale su tali attività illecite; è stata condannata a sei anni di carcere, una multa di 20mila euro, la decadenza dai diritti di successione, la revoca dalla potestà genitoriale e il risarcimento alla figlia in sede civile.
Nella lista clienti delle due ragazze tanti clienti, tra cui numerosi esponenti della cosiddetta “Roma bene”. Tra questi anche il marito dell’onorevole Alessandra Mussolini, Mauro Floriani.
L’uomo è un ex Capitano della Guardia di Finanza e nel marzo del 2014 si presentò spontaneamente in procura in quanto tra i numeri intercettati durante le indagini sulle due studentesse compariva anche il suo. Floriani ha dapprima negato di aver avuto rapporti sessuali con le due minorenni ma poi, dinanzi alle prove schiaccianti nelle mani degli inquirenti, ha cambiato versione ed ha sostenuto di avere avuto rapporti con le ragazze ma di non essere a conoscenza della loro minore età.
Secondo la procura però, sia Fiorani che gli altri clienti, erano ben consapevoli che le due ragazze fossero minorenni e pertanto ha deciso di indagarli per prostituzione minorile. Oggi Floriani, davandi al gup Riccardo Amoroso, ha ammesso la sua colpevolezza e patteggiato ad un anno di reclusione ed una multa di 1800€.