Avvelenato Jack, il cane eroe del soccorso alpino del Friuli Venezia Giulia: per fortuna sta meglio

Jack, cane eroe del soccorso alpino del Friuli Venezia Giulia, è stato avvelenato con un boccone di carne macinata contente lumachicida. Le sue condizioni sono in miglioramento.

Avvelenato Jack, il cane eroe del soccorso alpino del Friuli Venezia Giulia: per fortuna sta meglio

Jack, cane soccorritore del Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia, è stato avvelenato con un lumachicida e si è trovato, improvvisamente, a dover lottare tra la vita e la morte. 

Questo bellissimo esemplare di Australian kelpie, dopo una passeggiata, domenica, in compagnia del suo padrone Daniele nella zona di Chialina di Ovaro, in provincia di Udine, ha accusato un malore, poi ricondotto al veleno. 

L’avvelenamento 

Dalle analisi effettuate all’interno della Clinica di San Marco di Veggiano, nel Padovano, è emerso che il pastore australiano è stato avvelenato, ingerendo un boccone di carne macinata contenente lumachicida, senza che il suo padrone se ne accorgesse. E se nelle scorse ore la situazione di Jack ha destato tantissime preoccupazioni, ora sappiamo che sta meglio, è stato estubato, ha mangiato e orinato e il peggio sembra essere passato. Ora bisogna attendere un’altra notte per le successive valutazioni, per essere certi che non ci siano stati danni neurologici.

Il “miracolo” della salvezza di Jack è avvenuto grazie alla professionalità dei medici veterinari della Clinica di San Marco di Veggiano, in provincia di Padova e al tempismo del suo padrone. Ma le buone notizie non finiscono qui perchè il cane eroe potrebbe essere dimesso già da domani pomeriggio. Sono davvero tanti i messaggi di solidarietà e di vicinanza, in cui si ricordano le decine di persone che devono la vita al cane e alla sua straordinaria capacità di seguire le tracce e di raggiungere i dispersi in montagna, prestando loro soccorso. 

Jack e il suo proprietario, della stazione di Forni Avoltri del Soccorso Alpino e Speleologico Fvg, compongono, spiega il Cnsas , una delle più preziose Unità cinofile del Corpo. A raccontare la storia di Jack è un post del Cnas stesso che dice: “portate estrema attenzione ai vostri amici a quattro zampe quando li portate in giro”. A volte basta una svista del padrone per ritrovarsi il cane avvelenato con esche potenzialmente letali, celate dietro bocconcini prelibati. 

 

 

 

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