Individuato il secondo focolaio di aviaria in meno di un mese in Giappone, abbattuti oltre 42 mila polli.
È un bilancio sempre più preoccupante quello che riguarda l’aviaria in Giappone, dove in meno di un mese sono stati individuati due focolai, tanto che le autorità giapponesi avrebbero già ordinato l’abbattimento di 42 mila polli, che si andrebbero ad aggiungere ai 4mila già abbattuti due settimane fa.
A metà dicembre, inoltre, è stato identificato un altro focolaio in Germania, nel Land della Bassa Sassonia. Sono stati uccisi anche in questo caso tantissimi volatili, ben 19mila, che si sommano ai 12mila di un allevatore vicino pochi giorni prima.
Un altro focolaio poche settimane fa sarebbe stato individuato anche a Rovigo, nel comune di Porto Viro. Al momento la Sezione veterinaria di competenza della regione sta adottando tutte le misure di contenimento previste in questi casi, compreso anche l’abbattimento e la distruzione non soltanto degli animali ma anche delle loro lettiere, del mangime, delle carcasse e del letame presente all’interno dell’allevamento per evitare la diffusione dell’aviaria ad altri polli ancora sani.
Vietato anche svolgere mostre, fiere o qualsiasi altro evento in cui vengano coinvolti avicoli al fine di evitare la diffusione in larga scalda dell’aviaria, che diventerebbe in quel modo assolutamente ingestibile.
L’incubo aviaria, quindi, sembra tornare. Il virus H5N8, che già in passato ha fatto parecchio preoccupare non soltanto gli allevatori ed i produttori del settore ma anche l’intera popolazione, preoccupata per la propria salute, torna, quindi, a fare paura.
Al momento la situazione è sotto controllo e le misure di sicurezza rimangono altissime per evitare il proliferarsi dell’aviaria in qualsiasi regione o paese nel quale sia stato identificato un focolaio. Non resta, quindi, che attendere ulteriori novità in merito a questi nuovi ceppi di aviaria che stanno interessando diverse nazioni in queste ultime settimane.