Autovelox, svolta in arrivo: validi tutti i modelli omologati dal 2017, stop ai ricorsi sulle multe

Importanti novità in arrivo per gli automobilisti: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta per varare un decreto che rivoluzionerà l’utilizzo degli autovelox e la gestione delle sanzioni per eccesso di velocità

Autovelox, svolta in arrivo: validi tutti i modelli omologati dal 2017, stop ai ricorsi sulle multe

A partire dalla prossima estate, i ricorsi contro le multe per eccesso di velocità diventeranno molto più difficili. Il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attualmente in fase di approvazione a Bruxelles, stabilisce che tutti i dispositivi di rilevazione della velocità approvati dal 13 giugno 2017 in poi saranno automaticamente considerati omologati. Questo provvedimento entrerà ufficialmente in vigore a luglio, ponendo fine a polemiche e contenziosi sulle sanzioni legate agli autovelox.

La decisione è stata accolta con soddisfazione dall’Asaps (Associazione amici e sostenitori della polizia stradale), il cui presidente, Giordano Biserni, ha dichiarato: “Finalmente si farà chiarezza, e finiranno i sistematici ricorsi che hanno criminalizzato i misuratori di velocità e portato all’annullamento di numerose sanzioni, anche per eccessi di velocità particolarmente elevati”. Biserni ha sottolineato l’importanza di questo passo avanti nella sicurezza stradale, ricordando che la velocità è una delle principali cause di incidenti mortali. “Avevamo chiesto con forza un intervento rapido per approvare questo decreto, ed è positivo che sia stato finalmente adottato. Ci auguriamo che questa misura contribuisca a ristabilire un rapporto più sereno tra automobilisti e autorità preposte al controllo della circolazione”, ha aggiunto.

Le nuove regole per gli autovelox

Il decreto ministeriale, composto da sette articoli e un ampio allegato tecnico, stabilisce nel dettaglio le caratteristiche, i requisiti e le procedure di omologazione, taratura e verifica dei dispositivi di rilevazione della velocità, ai sensi dell’articolo 142 del Codice della Strada. La principale innovazione è contenuta nell’articolo 6, dedicato alle disposizioni transitorie, dove si chiarisce che “i dispositivi o sistemi approvati secondo il decreto ministeriale del 13 giugno 2017, n. 282, sono da ritenersi omologati d’ufficio”. Questo significa che tutte le apparecchiature che rientrano in questa categoria potranno continuare a funzionare senza bisogno di ulteriori verifiche o certificazioni. Per gli autovelox meno recenti, invece, sarà necessario seguire una procedura specifica per ottenere la nuova omologazione. I dispositivi non conformi dovranno essere disattivati fino a quando non verrà completato l’iter previsto dal decreto. In particolare, il titolare dell’approvazione di un dispositivo dovrà integrare la documentazione necessaria entro sei mesi dall’entrata in vigore del provvedimento, pena l’impossibilità di utilizzo dello strumento.

Le reazioni dei consumatori e il rischio di nuovi ricorsi

Nonostante il plauso delle associazioni per la sicurezza stradale, i consumatori sollevano alcuni dubbi sul decreto. Secondo il Codacons, infatti, sebbene la nuova normativa chiarisca la situazione per gli autovelox omologati dal 2017, potrebbe creare problemi ai dispositivi più vecchi. “La conseguenza automatica del decreto è che gli autovelox non conformi dovranno essere immediatamente spenti dai Comuni, fino al completamento dell’iter per ottenere l’omologazione ministeriale”, sottolinea l’associazione. In caso contrario, qualsiasi multa emessa da apparecchiature non aggiornate secondo le nuove disposizioni potrebbe essere dichiarata nulla dai Prefetti e dai Giudici di pace, con il rischio di una nuova ondata di ricorsi da parte degli automobilisti. Il Codacons avverte inoltre che questa situazione potrebbe generare costi legali elevati per le amministrazioni comunali, che potrebbero trovarsi sommerse da richieste di rimborso e contenziosi in tribunale. Per evitare il caos, sarà quindi fondamentale che i Comuni si adeguino rapidamente alle nuove normative, disattivando i dispositivi non conformi e avviando le procedure di omologazione entro i termini stabiliti.

Verso un nuovo equilibrio tra controlli e diritti degli automobilisti

L’introduzione del decreto rappresenta un passo importante nella regolamentazione degli strumenti di rilevazione della velocità, garantendo maggiore certezza giuridica sia per le autorità che per gli automobilisti. Se da un lato si pone fine ai ricorsi basati su cavilli tecnici, dall’altro il provvedimento impone ai Comuni di verificare con attenzione la conformità dei propri dispositivi, evitando così sanzioni illegittime. Con l’entrata in vigore del decreto a luglio, sarà dunque cruciale monitorare l’impatto della normativa e le eventuali criticità nell’applicazione delle nuove regole. Nel frattempo, agli automobili 

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