Auto nel fiume a Jesolo, il bimbo di 5 anni in condizioni molto serie

Un bambino di 5 anni rimane in condizioni critiche dopo che l’auto della madre è finita nel fiume Sile a Jesolo; il tempestivo intervento di un cuoco ha permesso di salvarlo, evidenziando il valore della prontezza e del coraggio in situazioni di emergenza.

Auto nel fiume a Jesolo, il bimbo di 5 anni in condizioni molto serie

Una giornata segnata da un evento difficile si è verificata domenica 11 agosto a Jesolo, dove un’auto è finita nel fiume Sile con una famiglia a bordo. Il bambino di 5 anni, rimasto intrappolato nel seggiolino dell’auto a circa 7 metri di profondità, è stato salvato dopo un intervento dei sommozzatori ma versa in condizioni molto gravi.

Il piccolo è ricoverato nella terapia intensiva pediatrica di Padova, mentre la madre e la sorella maggiore sono riuscite a uscire dall’acqua senza conseguenze. Tra i protagonisti del salvataggio c’è Lotfi Kachroud, un cuoco tunisino di 38 anni che si trovava su un autobus con la sua famiglia diretto verso la spiaggia.

Vedendo l’auto scomparire nelle acque del Sile, ha chiesto all’autista di fermare il mezzo ed è subito sceso per tuffarsi. “Ho agito d’istinto, poteva essere mio figlio,” ha raccontato commosso, descrivendo come abbia cercato di raggiungere il veicolo nonostante la difficoltà dovuta alla profondità del fiume. Le due donne, la mamma e la sorella del bambino, sono riuscite a uscire dall’acqua, ma il piccolo è rimasto bloccato dal seggiolino sul sedile posteriore mentre l’auto affondava.

I vigili del fuoco, con l’aiuto dei sommozzatori, hanno recuperato il bambino e lo hanno affidato alle cure mediche. La madre, una donna di 38 anni di origine moldava, è attualmente indagata per lesioni colpose, mentre proseguono gli accertamenti della Procura. Il sinistro è avvenuto quando la donna, alla guida di una Daewoo Kalos, ha perso il controllo del mezzo in prossimità di una curva tra via Piave Vecchio e via Adriatico, facendo finire l’auto nel fiume.

Il bambino si trova ora in condizioni serie a causa del tempo trascorso sott’acqua senza ossigeno. I medici monitorano attentamente la situazione, valutando eventuali danni e le possibilità di recupero. Questo episodio ha colpito profondamente la comunità di Jesolo, mettendo in luce l’importanza della prontezza e del coraggio nei momenti di emergenza. L’intervento tempestivo e la determinazione di Lotfi Kachroud hanno avuto un ruolo fondamentale nel salvataggio del piccolo. Le autorità e la comunità locale esprimono vicinanza alla famiglia e ringraziano tutte le persone coinvolte nelle operazioni di soccorso. In attesa di ulteriori aggiornamenti sulle condizioni del bambino, cresce la speranza e la solidarietà intorno a questa vicenda.

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