Aurora aveva appena 8 anni eppure da 4, metà della sua breve e giovane vita, lottava conto un neuroblastoma: un tumore che ha origine dalle cellule del sistema nervoso autonomo. Come spesso accade in questi giovani ragazzi che avrebbero il pieno diritto di urlare al mondo il loro rancore per questo destino, Aurora sorrideva, e ha sempre dato tutta se stessa in questa battaglia.
Mamma Valentina, papà Mirko, e la sorella, l’hanno accompagnata in ogni fase di questa malattia, fino ad esaudire il suo desiderio più grande. La piccola ha ricevuto anche un titolo molto importante: il “Premio della Bontà Sant’Antonio da Padova”, a sottolineare quanto buona fosse.
Il perché? Nel 2014, quando aveva compiuto appena 5 anni, ha chiesto a tutti i suoi invitati di non farle un regalo, ma una piccola offerta. Nessuno sapeva che cosa avesse in mente, fino a quando Aurora ha voluto donare l’intero ricavato all’associazione “Team For Children”.
Una bambina che non ha mai smesso di donare sorrisi, riuscendo a dare lei per prima la forza a chi le stava accanto. Prima di andarsene, ha espresso un ultimo grande desiderio ai suoi genitori, chiedendo loro di vederli finalmente marito e moglie. Sabato scorso, Valentina e Mirko si sono detti sì, al fianco della loro piccola Aurora, che ha potuto indossare il suo abito da damigella, e vedere il sorriso nel viso dei suoi genitori.
Nell’ultimo periodo, la piccola era molto peggiorata, tanto da muoversi solo con l’ausilio della sedia a rotelle. Ad appesantire questa perdita, l’annuncio del licenziamento di Valentina, a causa delle troppe assenze per stare al fianco di sua figlia. Fortunatamente, in questi ultimi giorni, la pasticceria dove lavorava ha diffuso un comunicato in cui si dice propensa a riassumere la donna.