Non si placa la sofferenza del padre di Aurora Bellini, la studentessa deceduta sul traghetto Napoli Palermo mentre era in gita con la scuola, ricordata da tutti in paese come una ragazza solare, sempre allegra e felice. Intervistato dal Corriere della Sera, Paolo Bellini ha raccontato di provare una sofferenza inimmaginabile e chiede soltanto che sia fatta luce su quanto accaduto alla figlia per capire cosa è successo veramente.
Secondo quanto detto dall’uomo, Aurora era sana e non aveva patologie pregresse. Quando si sono abbracciati lunedì mattina, prima di salire sul pullman, stava benissimo ed era contenta di intraprendere quel viaggio insieme ai compagni di scuola. Gentile e solare, la giovane era tranquilla e serena, aveva un carattere estroverso e andava d’accordo con tutti.
Padre e figlia si erano sentiti l’ultima volta per telefono lunedì alle 20. La ragazza aveva raccontato al padre di stare bene e di divertirsi, anzi dovevano andare a mangiare la pizza tutti insieme, poi sarebbero andati a ballare nella discoteca della nave. Studentessa dell’Istituto superiore Manetti-Porciatti di Grosseto, Aurora frequentava il quarto anno ed era appassionata di pattinaggio, sport che praticava anche Martina, la sorella gemella.
Fra le passioni di Aurora c’era anche la pittura, infatti aveva partecipato anche alla creazione di un murale nella scuola frequentata a Grosseto. Il suo sogno, però, era diventare architetto, per questo studiava da geometra. Il padre Paolo, oltre che essere operaio, dirige anche la squadra di calcio Batignano, mentre Erika, la madre, lavora in un bar. La scomparsa della ragazza ha colpito l’intera comunità e in particolare la scuola.
Il dirigente scolastico Angelo Costarella ha voluto postare sul sito un messaggio di cordoglio verso la famiglia di Aurora, mostrando la sua vicinanza in un momento così particolare e delicato. Nella scuola è stato osservato un minuto di silenzio per la perdita di Aurora e come segno di vicinanza alla sua famiglia. Intanto, è stata disposta l’autopsia sul corpo della giovane per il 21 marzo, proprio per far luce sulla vicenda.