Atterrato a fiumicino l’ultimo aereo italiano da Kabul

Si conclude l'operazione "Aquila Omnia", a bordo del C-130 anche l'Ambasciatore Pontecorvo "Vie terrestri aperte, si può viaggiare". Atterra a Fiumicino l'ultimo volo del ponte aereo di Kabul, Di Maio ringrazia il console per aver onorato il Paese.

Atterrato a fiumicino l’ultimo aereo italiano da Kabul

Il Ministro Di Maio presente allo scalo romano dice soddisfatto: “siamo il primo Paese dell’Unione Europea per i cittadini afghani evacuati”. Dopo lo scalo a Kuwait city, è atterrato a Fiumicino alle 8:04 il Boeing 767 con 110 passeggeri tra cui 58 cittadini afghani ovvero l’ultimo volo dell’Aereonautica militare per il ponte aereo umanitario tra l’Afghanistan e l’Italia.

Si conclude con questo arrivo l’operazione iniziata a Ferragosto “Aquila Omnia”, a bordo dell’aereo erano presenti anche l’Ambasciatore Stefano Pontecorvo con lo staff Nato, il Console Tommaso Claudi ed i carabinieri del Tuscania che erano rimsti ancora sul posto.

All’arrivo del volo Di Maio ringrazia dapprima i carabinieri del Tuscania perchè senza di loro non avrebbero potuto garantire la presenza del nostro console Claudi e e dell’Ambasciatore Pontecorvo, ed ha sottolineato di essere il primo Paese dell’Unione Europea per i cittadini afghani evacuati. Spiega l’Ambasciatore Pontecorvo che le vie terrestri sono aperte, si può viaggiare con la relativa calma e parlando con Rainews 24 afferma che con la giusta attrezzatura l’aereoporto potrà riaprire nel giro di una settimana.

 Dall’Afghanistan “sono state portate via 120.000 persone, come un capoluogo di provincia”. E “il 40% dei voli” che ha effettuato i ponti aerei “erano non Usa”, specifica l’ambasciatore.

Luigi Di Maio ringrazia anche l’Intelligence e tutte le donne e gli uomini del ministero della Difesa per il grande servizio che hanno prestato al Paese. Poi aggiunge che una prima fase è finita, ma è inutile nascondere che adesso inizia quella più difficile: ci sono tanti cittadini afghani che aspettano ancora di essere evacuati. E annuncia di aver sentito il rappresentante delle Nazioni Unite dell’UNHCRFilippo Grandi: “Lo abbiamo invitato all’incontro straordinario europeo della settimana prossima per poter fare il punto con le agenzie e le organizzazioni delle Nazioni Unite”.

Si augurano che queste ed il numero più alto possibile delle associazioni non governative possano restare sul territorio afghano e quindi rappresentare un presidio di tutela dei diritti umani e della salute del popolo afghano. 

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