Attentato a Nizza, Papa Francesco telefona al sindaco: "Ditemi cosa posso fare"

In seguito alla terribile strage di Nizza, Papa Francesco ha contattato telefonicamente il sindaco della città Christian Estrosi, mettendosi a sua disposizione dal Vaticano: "Ditemi se posso fare qualcosa per voi"

Attentato a Nizza, Papa Francesco telefona al sindaco: "Ditemi cosa posso fare"

Papa Francesco ha sofferto molto per la strage a Nizza, ha raccontato il portavoce ufficiale del Vaticano nelle ore successive all’attentato terroristico, ed alla fine ha deciso di alzare la cornetta e telefonare al sindaco Christian Estrosi per mettersi a sua disposizione. Il pontefice ha infatti contattato telefonicamente il primo cittadino di Nizza nelle ultime ore, dichiarandosi disponibile a dare una mano per quanto in suo potere.

Durante il colloquio telefonico con il primo cittadino della città colpita dall’attentato rivendicato dall’Isis, Papa Francesco è stato assistito dal presidente dell’Amitié France Italie Paolo Celi, data la poca dimestichezza che lo stesso Bergoglio ha con la lingua francese.

A spiegare come sia avvenuto il contatto è stato lo stesso Celi, nominato peraltro consigliere straordinario al consiglio di sviluppo della metropoli Nizza-Costa Azzurra, il quale ha riferito ad Adnkronos che: “Papa Francesco mi ha telefonato ieri sera attorno alle 19:00, scusandosi perché non parlava bene il francese“.

Il pontefice successivamente ha pronunciato le seguenti parole: “Cosa posso fare per voi?” secondo quanto dichiarato dall’intervistato. A quel punto, Bergoglio ha manifestato l’intenzione di incontrare quanto prima i familiari delle vittime dell’attentato a Nizza.

Paolo Celi ha dichiarato di non essere stato testimone della strage, ma di avere vissuto con enorme dolore quei momenti; lo sconforto è stato peraltro amplificato dal contrasto con il contesto gioioso, dacché quando il terrorista ha colpito erano in corso i festeggiamenti dell’anniversario della presa della Bastiglia.

Ho assistito allo spettacolo dei fuochi d’artificio, e sono rincasato proprio pochi istanti prima della strage. Ora la sorpresa di Papa Francesco ci ha dato la forza per ricominciare” ha concluso il presidente di Amité France Italie.

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