Asti, ai domiciliari chiede di essere portato in carcere perchè non sopporta la suocera

L'assurda e grottesca vicenda si è verificata nell'astigiano negli scorsi giorni, un uomo ha fatto la richiesta di essere portato in carcere ai carabinieri, che però hanno declinato in un primo momento. Poi è stato condotto in carcere per davvero.

Asti, ai domiciliari chiede di essere portato in carcere perchè non sopporta la suocera

“Pronto Carabinieri? Salve, vorrei chiedervi gentilmente di portarmi in cella perché ai domiciliari con mia suocera non ci voglio stare”. Questa che stiamo per illustrarvi non è la scena di un nuovo film comico in uscita al cinema, ma un vero fatto di cronaca avvenuto negli scorsi giorni in provincia di Asti, dove un uomo ha chiamato i militari dell’Arma chiedendo di essere portato in carcere. In realtà l’uomo si trovava detenuto già ai domiciliari in quanto doveva scontare una pena di 2 anni e 2 mesi per il reato di maltrattementi verso la madre. 

In casa, oltre a lui, c’erano la moglie, due figli e la stessa suocera. Per l’uomo forse la convivenza con tutti loro era stretta, anche perchè l’appartamento in cui viveva con i famigliari non era grandissimo. Alla richiesta i militari dell’Arma hanno declinato, almeno in un primo momento, fino a quando è stato poi lui stesso a mettersi nei guai e a finire davvero in prigione. Quello stesso pomeriggio i carabinieri sono andati a casa sua per il normale controllo di routine, ma non lo hanno trovato a casa. 

Aggressione ai militari

A questo punto i militari, non trovandolo a casa, hanno verbalizzato la sua assenza cominciando a cercarlo. Il giorno dopo si è presentato spontaneamente in caserma continuando ad avanzare la sua richiesta. Vista la sua esagitazione i carabinieri hanno chiamato una squadra di soccorritori per poterlo calmare. 

Ma le cose per lui si sono cominciate a mettere davvero male all’interno della pattuglia. I carabinieri lo stavano portando al comando provinciale di Asti per fotosegnalarlo, per cui ha cominciato ad utilizzare violenza fisica nei confronti del personale dell’Arma, che sono quindi stati aggrediti dal soggetto. 

L’uomo dovrà rispondere adesso di resistenza a pubblico ufficiale e violazione del regime degli arresti domiciliari. Dopo le formalità di rito è stato condotto in carcere. Anche davanti al Gip (Giudice per le indagini preliminari) di Asti l’uomo, una volta interrogato, ha continuato a dire che non sopportava la suocera in casa. Poi, riguardo alla violenza usata contro i carabinieri, il soggetto ha chiesto scusa ai militari affermando di ricordare poco di quel giorno in quanto era in preda ai fumi dell’alcol. Il processo nei suoi confronti comincerà ad ottobre.

 

 

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