Assalto all’auto di Salvini a Bologna da parte dei centri sociali

L'episodio di violenza è avvenuto prima della visita a un campo rom: alcuni ragazzi dei centri sociali hanno assalito l'auto provocando diversi danni. Salvini ha commentato su Facebook: "Noi stiamo bene bastardi"

Assalto all’auto di Salvini a Bologna da parte dei centri sociali

L’auto di Matteo Salvini è stata assalita e danneggiata mentre l’europarlamentare era in procinto di visitare un campo nomadi. L’autista è andato via in fretta ma alcuni manifestanti dei centri sociali lo hanno seguito e sono saliti sul tetto, e con pugni e calci hanno sfondato il vetro della vettura. Ecco la reazione di Matteo Salvini: Così i balordi dei centri sociali hanno distrutto la nostra macchina, prima ancora che ci avvicinassimo al Campo Rom. Noi stiamo bene. Bastardi“.

Salvini continua a ribadire che se si fossero fermati o sarebbero morti oppure si troverebbero gravemente feriti e in ospedale. E aggiunge: “C’è il Daspo ai tifosi, mi chiedo perché certa gente sia in giro per Bologna. Deve essere rinchiusa e va buttata la chiave“. 

Anche un cronista del “Resto del Carlino” Enrico Barbetti è stato aggredito e ferito, ed è stato condotto in ospedale con il gomito sinistro rotto. Il giornalista è stato assalito da almeno quindici persone per ben due volte. Dura la reazione del sindaco di Bologna Virginio Merola, che condanna l’atto di violenza nei confronti di Salvini ma ribadisce che bisogna anche evitare parole che possono provocare tensioni e scontri durante le campagne elettorali. Parole di ringraziamento ha espresso il sindaco nei confronti delle forze dell’ordine che hanno saputo monitorare la situazione.

Anche Alfano ha commentato l’incidente dicendo:”Condanniamo ogni forma di violenza e lavoriamo per difendere tutte le donne e gli uomini delle istituzioni, perché ciascuno possa liberamente esprimere il proprio pensiero”. Nonostante il Ministro Alfano abbia condannato l’aggressione a Salvini e ogni tipo di violenza verso le istituzioni la Lega chiede ad Alfano di dimettersi. Indubbiamente l’aggressione a Salvini è da condannare e non è ammissible che nel nostro paese si diffondano simili reazioni violente nei confronti di questo o quel politico che manifesta le proprie idee. Nel frattempo gli inquirenti hanno identificato tre manifestanti che hanno incitato e preso parte alle violenze, e il Questore di Bologna ha comunicato che i nomi di due persone sono già negli archivi segnaletici. Quindi dei teppisti che hanno sempre voglia di provocare e aggredire, perché per queste persone protestare significa solo commettere atti violenti.

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