Assalta con una ruspa la casa del vicino, che lo uccide sparandogli

Il 59enne Gezim Dodoli ha cercato di demolire la casa del vicino Sandro Mugnai, che si trovava all'interno a cena con la famiglia ed alcuni ospiti, con la sua ruspa. Mugnai ha reagito sparandogli con il suo fucile da caccia, uccidendolo.

Assalta con una ruspa la casa del vicino, che lo uccide sparandogli

Anni di liti e di rancori, sfociati giovedì 5 gennaio in un’aggressione con una ruspa ed un omicidio a colpi di fucile. È quanto successo a San Polo, Arezzo, dove da lungo tempo esistevano problemi tra i vicini di casa Gezim Dodoli, la vittima originaria dell’Albania di 59 anni, e Sandro Mugnai, fabbro di 53 anni.

La vicenda si è svolta all’ora di cena, intorno alle 20:30, quando Mugnai stava mangiando insieme alla famiglia, tra cui i due figli, e ad alcuni ospiti. All’improvviso la casa viene scossa da un frastuono: il vicino Dodoli, che lavorava nell’ambito del movimento terra, a bordo della sua ruspa aveva attraversato il piazzale, travolgendo quattro auto percheggiate, e stava cercando di distruggere la casa del rivale, dando forti colpi a porte e finestre.

Mentre il tetto della casa rischiava di crollare in testa alle persone presenti, Mugnai ha imbracciato il suo fucile da caccia e sparato diversi colpi contro Dodoli, tre dei quali rompono il vetro della cabina del mezzo e centrano il 59enne. Allertati immediatamente i soccorsi, che intervengono con ambulanze, carabinieri e vigili del fuoco, ma per Dodoli non c’è niente da fare.

I carabinieri fermano subito Mugnai, trasportato in caserma per i primi interrogatori, mentre i pompieri mettono in sicurezza la ruspa, rimasta ancora accesa, ed aiutano le persone rimaste in casa ad uscire. L’edificio infatti, dopo i colpi della ruspa, è risultata pesantemente danneggiata, ed è stata successivamente dichiarata inagibile.

Gezim Dodoli viveva in Italia da oltre 30 anni, ed era sposato e con due figli. Starà ai carabinieri ora ricostruire quanto accaduto, per capire cosa abbia portato il 59enne a cercare di demolire la casa del vicino. “Sandro è un brav’uomo“, dice uno dei vicini, “Sempre pronto ad aiutare tutti. Ha visto il pericolo in faccia ed ha reagito come ognuno di noi avrebbe fatto“.

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