Asp concede un maxi-risarcimento ad un paziente infettato

L’Assessorato alla Sanità costretto a pagare un altro milione di euro di decreti ingiuntivi. La vicenda risale al 1990, quando il paziente si era recato all'ospedale "Ingrassia" per ricevere delle cure e invece aveva contratto l'epatite

Asp concede un maxi-risarcimento ad un paziente infettato

La Asp di Palermo è stata condannata a risarcire, dopo 24 anni,  una persona che aveva contratto in ospedale il virus dell’epatite. La vicenda è accaduta nel 1990, esattamente all’ospedale “Ingrassia”, a distanza di tutti questi anni la Asp di Palermo e l’assessorato regionale alla Sanità ha dovuto pagare un risarcimento danni della somma di un milione e 907 mila euro, soldi che naturalmente vanno al paziente e ai familiari.

A questa cifra si aggiungono i 9.878 euro che vanno agli avvocati che per tutto questo tempo hanno assistito la famiglia. Per percepire i soldi infatti è stato necessario eseguire un decreto ingiuntivo che ha permesso di terminare il percorso, iniziato dopo la sentenza, emessa dal tribunale nel 2010 e di concluderlo nei mesi tra luglio e settembre. E’ da precisare che l’Asp 6, subentrata all’Asl di Palermo, non è coinvolta in questo procedimento di risarcimento. E’ stato però l’assessorato regionale alla Sanità, guidato da Lucia Borsellino, a trattenere dai finanziamenti ordinari devoluti alla Asp la quota di quasi 2 milioni, che è la somma che riguardava il risarcimento ed ha quindi permesso di chiudere definitivamente la vicenda.

Questo è uno dei principali Decreti ingiuntivi che hanno bersagliato le Asp siciliane negli ultimi mesi e che ha visto, solo nel mese di settembre, versare una quota di 3 milioni e 44 mila euro alle persone che aspettavano risarcimenti. Ovviamente le somme sono state trattenute dall’assessorato sui finanziamenti ordinari al settore e ha provveduto a farli avere ai destinatari.

I Decreti ingiuntivi sono stati emessi per la maggior parte da fornitori non pagati, e ad esempio, alla Asp di Palermo sono stati ceduti 378 mila euro alla Farmafactoring. La finanziaria prevede che le ditte farmaceutiche cedono i crediti e ottenengono al tempo stesso anticipazioni. Il caso del paziente infettato, che risale a prima dell’insediamento della Asp 6, il credito risale al 2011, e quindi non interessa i nuovi vertici che adesso sono a capo dell’Azienda. Una bella soddisfazione per il paziente che ha subito il danno, che ha anche rischiato la vita, quando si era recato in ospedale per ricevere delle cure.

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