Una drastica riduzione dei fondi destinati al trasporto dei pazienti dializzati sta generando allarme tra operatori sanitari, associazioni e rappresentanti istituzionali. La nuova procedura di gara, pubblicata sulla piattaforma Giada il 10 gennaio 2025 con scadenza mercoledì 12 febbraio alle ore 12:00, prevede un taglio del 60% del finanziamento, con conseguenze dirette sulla qualità del servizio e sulle condizioni di viaggio dei pazienti nefropatici. A sollevare la questione è Francesco Taglieri, consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, che denuncia le ripercussioni del nuovo appalto: “Attualmente il servizio è affidato, in convenzione con la ASL 02, a Croce Arcobaleno, Europa Soccorso, Croce Gialla e Val Trigno, con un costo annuo di 1 milione e 250mila euro, per un totale di 5 milioni di euro in quattro anni. Il nuovo bando, invece, prevede un finanziamento di soli 1 milione e 900mila euro per lo stesso periodo, con una riduzione drastica delle risorse disponibili.
È evidente che questo taglio avrà un impatto significativo sulle condizioni di trasporto dei pazienti dializzati, compromettendone la qualità e la sicurezza”. Uno dei punti più critici del nuovo appalto riguarda la sostituzione del rimborso chilometrico con un gettone fisso di 20 euro a trasporto, indipendentemente dalla distanza percorsa. Questo cambiamento, secondo Taglieri, costringerà le ditte vincitrici a ridurre i costi operativi, eliminando l’uso di ambulanze o mezzi dedicati e sostituendoli con pulmini da 10 o 12 posti, senza personale sanitario a bordo e con tempi di percorrenza più lunghi. “Nelle aree interne”, spiega Taglieri, “i pazienti dializzati dovrebbero partire alle 5 del mattino per raggiungere i centri dialisi solo alle 7:30. Dopo ore di trattamento, sarebbero costretti a viaggi estenuanti per tornare a casa, senza mezzi adeguati per le loro condizioni di salute. Questo sistema ignora completamente le esigenze di chi convive con una patologia cronica debilitante e necessita di trasporti confortevoli e assistiti. Non si può rendere ancora più difficile la vita di chi già affronta cure pesanti e invasive”.
Violazioni delle linee guida ANAC?
Oltre agli aspetti sanitari e logistici, la gara d’appalto potrebbe presentare profili di irregolarità. La delibera ANAC n. 420 del 18 settembre 2024 stabilisce infatti che la stazione appaltante è tenuta a calcolare il costo della manodopera in base ai parametri del Contratto Collettivo Nazionale e alle tabelle ministeriali. Tuttavia, il taglio del 60% non sarebbe compatibile con queste disposizioni, sollevando dubbi sulla sostenibilità economica del servizio e sul rispetto degli standard minimi di assistenza.
M5S: “Scelta inaccettabile, pronti a portare il caso in Commissione vigilanza”
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle attacca direttamente la gestione dell’ASL e della Regione, accusando il direttore generale Thomas Schael di voler “fare cassa sulla salute dei cittadini”. “Ancora una volta l’azienda sanitaria sembra voler risparmiare su un servizio essenziale, lasciando i pazienti in condizioni di grande difficoltà. È inaccettabile che chi ha bisogno di cure costanti debba affrontare viaggi lunghi e massacranti, senza alcuna assistenza medica a bordo.
Come Movimento 5 Stelle, chiediamo la sospensione o il rinvio della gara e, se necessario, porteremo il caso in Commissione Vigilanza. Non escludiamo neppure un esposto all’ANAC per ottenere un parere ufficiale sulla legittimità del bando. Il presidente Marco Marsilio sosterrà ancora questa politica di tagli indiscriminati, mentre i pazienti dializzati restano senza un trasporto dignitoso?”. La vicenda resta aperta e il dibattito acceso, con la speranza che la salvaguardia dei pazienti prevalga sulle logiche di contenimento della spesa.