Asiago, uccide i genitori e si toglie la vita: corpi trovati dopo giorni in casa

Dopo giorni di cui non si aveva notizie della famiglia, le forze dell'ordine sono entrati nell'abitazione facendo il ritrovamento dei tre corpi: molto probabile la pista omicidio-suicidio.

Asiago, uccide i genitori e si toglie la vita: corpi trovati dopo giorni in casa

Sono stati scoperti durante il pomeriggio di ieri i tre corpi appartenenti alla famiglia Marzaro, residente sull’Altopiano di Asiago in provincia di Vicenza. L’allarme è arrivato da alcuni parenti delle vittime, che non avendo loro notizie da giorni hanno contattato l’amministratore del condominio, che a sua volta ha tentato di entrare nell’abitazione senza alcun risultato. Quando sono arrivati i vigili del fuoco, è stata fatta la tragica scoperta dei tre corpi privi di vita ormai da tempo.

I militari, fin dal loro arrivo, hanno escluso subito la possibilità che la morte fosse stata causata dall’inalazione di ossido di carbonio, derivato da qualche stufetta o da un difetto del riscaldamento, mentre nelle ore successive è sembrato sempre più plausibile la pista di omicidio-suicidio. A commettere l’estremo gesto sarebbe stata la figlia Silvia, che dopo aver tolto la vita ai due genitori avrebbe deciso di farla finita.

La ricostruzione dei fatti

Questa la pista più probabile secondo i carabinieri del Nucleo investigativo di Vicenza, che vede la figlia Silvia, 43enne disoccupata, iniettare ai due genitori, Lino e Ubaldina di 85 ed 83 anni, una massiccia dose di psicofarmaci, che li avrebbe uccisi successivamente nel sonno. I corpi dei due anziani infatti, sono stati ritrovati distesi a letto. Diversa la sorte della donna, che si sarebbe tolta la vita negli attimi dopo con gli stessi farmaci, morendo però lungo il corridoio dell’abitazione, dov’è stata poi ritrovata.

Ad avvalorare la pista di omicidio-suicidio, il primo tentativo di suicidio della figlia Silvia, avvenuto durante l’estate scorsa. La famiglia Marzaro si era trasferita nella casa vacanze dell’Altopiano di Asiago all’inizio dell’anno scorso, ed i vicini li descrivono come una famiglia molto chiusa che non voleva avere alcun contatto con il mondo esterno.

Lino Marzaro e Ubaldina, originaria di Mirano, in provincia di Venezia, non aveva molti contatti neanche con i familiari, e per questo l’allarme dovuto al loro silenzio è arrivato tardivo e a distanza di alcuni giorni dall’omicidio.

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