Ascoli Piceno: 26enne cade dal dirupo per spegnere l’incendio

Un botto ha provocato un inizio d'incendio a Colle San Marco e Valerio Amatizi, nel tentativo di spegnerlo, è caduto per un centinaio di metri. All'1.50 è stato dichiarato morto.

Ascoli Piceno: 26enne cade dal dirupo per spegnere l’incendio

Il nuovo anno è iniziato da poche ore e, se in molti lo hanno atteso nella gioia, per alcuni sta segnando ore di tragedia e di sgomento. Ad Ascoli Piceno è morto un uomo di 26 anni. Nella notte di San Silvestro, cuore dei festeggiamenti, sono state segnalate decine di feriti in tutta Italia.

Quasi sempre all’origine delle tragedie ci sono i ‘botti’ e vari altri artifici pirotecnici che tanto divertono, ma assai pericolosi soprattutto se costruiti artigianalmente o se non si conoscono le regole per farli scoppiare. Il 26enne di Ascoli non è morto per un botto, ma per le conseguenze di questo.

La tragedia di Ascoli Piceno

La tragedia di Ascoli, in cui Valerio Amatizi è morto, è segnata dai botti lanciati e fatti scoppiare qualche attimo prima. Il giovane è caduto in un dirupo nel tentativo di spegnere un incendio provocato dagli stessi. Valerio si trovava sul Colle San Marco, quando è volato nel buio, nel cuore della notte, per un centinaio di metri: voleva solo spegnere quel principio di incendio che si era innescato dal lancio di alcuni fuochi artificiali.

Valerio si trovava sul Colle San Marco insieme ad “con alcuni amici per festeggiare l’inizio del nuovo anno quando è accaduto l’incidente nella zona impervia del Dito del Diavolo dove si trova un sentiero” si legge in ansa.it. Il testo continua spiegando che il giovane “tentava di intervenire per evitare il propagarsi delle fiamme“, quindi “è precipitato nel dirupo“.

Immediatamente i giovani che si trovavano con lui hanno fatto scattare l’allarme. Sono intervenuti sul posto i vigili del fuoco e i sanitari del 118 che, dopo qualche difficoltà a scendere nel burrone e a raggiungere Valerio, sono riusciti ad avvicinarlo, ma ogni tentativo di rianimarlo è stato inutile. All’una e cinquanta è stata dichiarata la morte del giovane.

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