Arriva una nuova direttiva europea antifumo

I Paesi membri si stanno preparando a recepire la nuova direttiva europea antifumo, che pone ulteriori limiti all’industria del tabacco, al fine di garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute

Arriva una nuova direttiva europea antifumo

Gli ultimi dati relativi alle morti da tabacco ci dicono che, prendendo in esame solo l’UE, vi sono annualmente circa 700mila decessi per malattie legate al fumo, le quali costano al servizio sanitario nazionale (e quindi a tutti i contribuenti, fumatori e non) 25 miliardi di euro.

A 12 anni dalla legge Sirchia, il Governo italiano si sta preparando a recepire la direttiva europea antifumo 2014/40/EU, costituita da un insieme di misure volte a disciplinare l’industria del tabacco. Il nuovo decreto legislativo, di 31 articoli, è già stato approvato dal Ministero della Salute, Mef, MISE e agricoltura.

Ma cosa prevede questo decreto? Innanzitutto il divieto di accendere sigarette nelle zone adiacenti agli ospedali e dentro l’abitacolo delle automobili, soprattutto se in presenza di una donna in gravidanza o di un minore. Per chi non rispetta quest’ultimo divieto è prevista una multa di importo simile a quella stabilita per coloro che usano il cellulare al volante, cioè una sanzione pecuniaria che varia da 161 a 646 euro; la sanzione è raddoppiata qualora nell’abitacolo siano presenti minori o donne in stato interessante.

Inoltre verranno tolti definitivamente dal commercio i pacchetti da 10 sigarette, acquistati perlopiù dai giovani, che in genere hanno a disposizione meno denaro rispetto agli adulti; ogni pacchetto dovrà avere dunque un minimo di 20 sigarette. In modo analogo, anche il contenuto minimo dei pacchetti di tabacco sfuso cambierà passando da 10 grammi a 30 grammi. Aumentando i contenuti minimi di pacchetti e confezioni, il prezzo che il consumatore dovrà sostenere sarà decisamente più alto e quindi la speranza è quella di dissuaderlo dall’acquisto.

Un’altra novità sarà rappresentata dall’introduzione di immagini shock e messaggi forti che andranno a ricoprire il 65% della superficie dei pacchetti di sigarette. Tra le misure figura anche una volta a migliorare, a spese dell’industria, la tracciabilità delle vendite di sigarette e porre fine al contrabbando.

Per recepire la nuova direttiva gli Stati membri hanno tempo fino al 20 maggio 2016.

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