Un arresto nel fortino di Tor Bella Monaca per spaccio di droga

Blitz nel fortino di Tor Bella Monaca ha permesso l'arresto di un 24enne già noto alla polizia. Nella sua casa sono stati rinvenuti 800 euro in contanti e diversi oggetti per misurare la droga, oltre a 50 "ventini“ di cocaina

Un arresto nel fortino di Tor Bella Monaca per spaccio di droga

La polizia ha proceduto all’ arresto di un ragazzo di 24 anni già conosciuto dalle forze del’ordine per spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione eseguita dai militari è avvenuta l’altra sera in dell’Archeologia alle 22.10, in uno dei grandi palazzi del quartiere di Tor Bella Monaca di Roma. Tre volanti hanno fatto irruzione nel quartiere e i carabinieri hanno eseguito l’operazione di arresto nell’appartamento del civico 106. Qui si teneva un vero mercato dello spaccio della droga, considerato uno uno dei punti cruciali da dove partiva la sostanza stupefacente per essere messa in commercio.

Il blitz è stato condotto e portato a termine dagli uomini diretti dal dottor Giuseppe Amoruso, che ha confermato come lo spaccio degli stupefacenti si adatta anche alla crisi e trova anche soluzioni economiche dove fare da deposito. Il giovane arrestato, 24 anni, aveva già avuto in passato rapporti con la polizia per questioni di droga, e teneva nel suo appartamento 800 euro conservati in una scatola di scarpe e anche alcuni strumenti per misurare la droga, tipo il bilancino, e anche la mannite per confezionare le varie dosi. 

E insieme a questi 50 ‘ventini’, che sono i pezzi di cocaina ridotti in piccoli dimensioni per confezionare più dosi possibili. Questi cosiddetti ‘Ventini’ vengono venduti 20 euro al pezzo e a quanto pare vanno a ruba tra i consumatori della cocaina. In casa del giovane sono stati trovati anche un libro paga e i nomi di alcuni personaggi che che facevano da palo o fungevano da accompagnatori. E fuori ogni weekend si moltiplicava la fila di macchine che andavano dal giovane pe commerciare la droga. La vendita consentiva lauti guadagni e lo dimostrano le cifre riportate sul libro paga. 

L’attività era protetta da alcune vedette che si piazzavano tra la zona dello spaccio e un luogo lontano,  la merce ordinata veniva ritirata dall’accompagnatore che provvedeva a ritirare e consegnare le dosi. Un sistema che finora aveva funzionato ma adesso è stato interrotto dall’arresto della polizia e dal sequestro della merce trovata nell’appartamento. Al momento la polizia indaga per rilevare le complicità nell’attività e sta cercando di individuare  le persone che facevano da palo e da accompagnatore.

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