Personaggio noto ai più del quartiere del Limone nella città di La Spezia. Si chiama Massimo Gatti, ha 62 anni, e fino al 2008 risiedeva in una piccola palazzina situata in via Monte Picchiara. Per molto tempo ha lavorato nel settore dell’edilizia, poi dopo poco che decise di mollare se ne sono perse completamente le tracce.
Lo scafista è’ stato ritrovato mercoledì sera dai militari della Guardia di Finanza di Bari mentre era a bordo di un motoscafo, e trasportava illegalmente 28 migrati, tutti di presunta nazionalità siriana ed irachena. Stava attraversando il Canale D’Otranto a velocità molto sostenuta. Gatti, che attualmente risulta essere residente nel Tigullio, è stato tratto in arresto con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, mentre l’imbarcazione clandestina è stata sequestrata.Il gruppo di migranti era composto da 20 maschi adulti, 4 bambini e 4 donne, tutti apparsi in buono stato di salute ma provati dalla lunga e faticosa navigazione, veniva sottoposto alle procedure di rito e riceveva l’assistenza del caso.
La situazione è abbastanza grave poiché il punto da analizzare è sicuramente il fatto che un cittadino italiano si sia prestato al proliferare di clandestinità all’interno del proprio paese. La cosa non è ben chiara, se l’uomo lavorasse in proprio o sotto l’ordine di qualche organizzazione più ampia a livello criminale. L’uomo in questo momento è sotto arresto e verrà interrogato per fare luce sulla situazione.