Arrestate 5 persone: combinavano matrimoni per vendere la cittadinanza

Cinque persone sono state arrestate a Chieti nell'ambito dell'indagine denominata "Fake Marriage": organizzavano matrimoni combinati per garantire la cittadinanza agli immigrati irregolari.

Arrestate 5 persone: combinavano matrimoni per vendere la cittadinanza

E’ stata sgominata una banda che organizzava matrimoni combinati allo scopo di garantire la cittadinanza agli immigrati irregolari. L’operazione “Fake Marriage” dei Carabinieri della compagnia di Vasto e delle stazioni di Roccaspinalveti e San Buono (in provincia di Chieti), iniziata nell’agosto del 2014, ha portato all’arresto di 5 persone.

Si tratta di due donne di origini dominicane (madre e figlia) e di tre italiani: questi ultimi si preoccupavano di far entrare in maniera illegale gli extracomunitari in territorio italiano, mentre le due donne si preoccupavano invece di organizzare loro matrimoni ad hoc affinché potessero acquisire la cittadinanza italiana.

Per questa ragione il gip del Tribunale di Vasto ha emesso cinque ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli indagati. Si tratta di Ramona Payano Munoz (56) e di sua figlia Sorangel Ortega Munoz (30) residenti a Monza, nonché di Daniela Di Stefano (37, residente a Guglionesi), Gianfranco Gianserra (74, residente a Vasto) e Rento Luigi Trofino (51, residente a Roccaspinalveti).

L’organizzazione si occupava di far entrare esclusivamente donne provenienti dalla Repubblica di Santo Domingo in Italia in maniera legale, sfruttando il metodo dei matrimoni combinati. I cinque criminali si facevano pagare tariffe che oscillavano in media tra i 5.000 ed i 10.000 euro per il “pacchetto tutto compreso”.

Una volta versati i soldi, i truffatori viaggiavano a Santo Domingo con dei complici che si prestavano al gioco, accettando di sposare le donne del posto affinché venisse loro concessa in maniera automatica la cittadinanza italiana. A quel punto tornavano in Italia con le “false mogli”, le quali potevano procedere ad allontanarsi dal marito ed iniziare una nuova vita con i documenti in regola.

Tuttavia le cinque misure di custodia cautelare non sarebbero che la punta dell’iceberg, poiché i militari stanno continuando le indagini: altre 22 persone sono infatti finite nel mirino degli inquirenti con le accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, e favoreggiamento della permanenza illegale di stranieri sul territorio nazionale.

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