Nella convivenza tra esseri umani ed animali selvatici può purtroppo accadere a volte che, soprattutto nelle strade fuori dalle aree cittadine, possa capitare di colpire accidentalmente con la propria auto qualche sventurata creatura passata per caso sulla strada. Quanto successo ad Arezzo in Toscana sale però agli onori di cronaca perché ad essere investito è un animale non autoctono, ma che viene anzi dall’altro capo del mondo.
È stato infatti rinvenuto in una strada provinciale in località La Trove il corpo di un canguro, marsupiale tipico dell’Oceania che, come tutti sanno, non è mai stato parte della fauna locale italiana. Il povero animale è stato colpito da un’auto, probabilmente nottetempo, lungo la strada che collega Pergine Valdarno con Civitella in val di Chiana, e la domanda spontanea che sorge in queste ore è cosa ci facesse un canguro ad Arezzo.
Sconvolta Simona Neri, il Sindaco di Laterina Pergine in provincia di Arezzo, che ha commentato: “Sono stata avvisata che lungo la provinciale della Trove si trovava la carcassa di un canguro, probabilmente investito da un’auto durante la notte“. Il Comune, spiega il Sindaco, è dovuto intervenire per la rimozione del corpo.
La Neri aggiunge che erano ormai diverse settimane che circolavano segnalazioni sulla presenza di un canguro in zona, ma non nel suo comune. “Credo che sia arrivato qui dopo lunghe peregrinazioni“, si rammarica la donna, aggiungendo che questa povera creatura si deve essere “trovata a vivere in un ambiente morfologicamente e climaticamente estraneo, totalmente isolata, senza un branco di riferimento, senza misure protettive adeguate per la sua detenzione in cattività“.
Un epilogo quindi scontato, purché tragico, a causa della totale incapacità dell’animale di riuscire ad evitare i pericoli, sia per la presenza in un emisfero a lui non familiare che per una presunta vita trascorsa in cattività. “Non è la prima volta che animali esotici o pericolosi vengono adottati e detenuti irresponsabilmente come giocattoli all’interno delle abitazioni private, magari acquistati ricorrendo al mercato nero“, denuncia il Sindaco.