Arezzo: bimbo muore per esalazioni da monossido di carbonio

Ad Arezzo un bimbo di 2 anni è morto per aver respirato i fumi di una stufetta mentre dormiva sul seggiolino dentro al camion-chiosco dove i genitori confezionano panini e vendevano bibite

Arezzo: bimbo muore per esalazioni da monossido di carbonio

Si chiamava Adam Banelli, il piccolo di due anni morto tragicamente la notte del 5 Gennaio mentre dormiva. Si trovava su un seggiolino dentro al furgone che fungeva da chiosco ambulante lungo la statale 73 nella zona di Pollo di San Marco alla periferia di Arezzo.

Marito e moglie non avevano a chi affidare il piccolo e quindi lo tenevano lì con loro nel camioncino adibito alla vendita di panini e bibite aperto fino a tardi. Sono state molto probabilmente le esalazioni di una stufetta elettrica alimentata da un generatore del camion o il difettoso funzionamento dei motori a uccidere il bambino.

Aiutatemi, il mio bambino non respira bene” con queste parole la mamma di Adam ha chiamato il 118 e con voce disperata ha richiesto l’intervento dell’ambulanza arrivata dopo appena 2 minuti, alle 23:54. All’arrivo dei paramedici il bambino era stato già correttamente portato all’esterno del furgone e il padre tentava le manovre di rianimazione.

Salvatelo, salvatelo” il grido della mamma al medico e all’infermiera, Domenico Paci e Lorella Botarelli, intervenuti sul posto. Il piccolo è stato trasportato all’ospedale di Arezzo dove i medici lo hanno intubato e hanno provato per 40 minuti a rianimarlo iniettandogli più dosi di adrenalina e atropina. “Abbiamo provato e riprovato”, hanno affermato i medici, prima di arrendersi e dichiarare il decesso.

I vigili del fuoco hanno esaminato il furgone rinvenendo la stufetta che era stata accesa per creare calore data la temperatura rigida. Ucciso dal caldo artificiale di una stufetta che lo ha asfissiato togliendogli l’ossigeno di cui aveva bisogno o dal fumo sprigionatosi senza fiamme, ipotesi alla quale credono alcuni tecnici e lo stesso padre del bimbo. Molta attenzione è stata posta, non solo all’interno del furgone, ma anche all’esterno dove si trovavano i motori di alimentazione, utilizzati per la grande quantità di energia necessaria a frigoriferi e forni del veicolo.

Sul posto sono arrivati anche gli ispettori della Asl di Arezzo e la polizia che ha avviato subito le indagini. La procura di Arezzo ha aperto un fascicolo sulla morte del piccolo Adam e ora sarà l’autopsia a stabilire le cause esatte della morte del bambino.

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