Era ormai considerato il “caso della Befana” di Arezzo quello che vede protagonista un neonato di appena 4 mesi ritrovato da alcuni ragazzi nell’androne di un palazzo, da solo, e portato così presso l’ospedale del posto per paura che potesse trattarsi di un caso di abbandono. Seppur le condizioni del piccolo sembrassero essere stabili, l’abbandono è stato il primo pensiero che si sono fatti tutti nella zona, comprese le autorità che hanno subito iniziato le ricerche per scoprire i nomi dei genitori che hanno compiuto l’orribile gesto, ma l’Epifania ha portato una svolta al caso.
Un gruppo di ragazzi ha trovato per puro caso l’ovetto contenente il neonato di Arezzo, posto in una zona protetta dell’androne di un palazzo, ben coperto e al caldo. Non notando nessuno a custodirlo, hanno subito pensato al peggio, e hanno così portato il piccolo presso l’ospedale San Donato. Era la vigilia dell’Epifania, la notte tra il 5 ed il 6 di gennaio.
La notizia è subito trapelata in tutta la città, ed è stato lo stesso primario del reparto di pediatria, Marco Martini, a tranquillizzare i cittadini sulle condizioni di salute del piccolo.
Il neonato è in ottima salute e non ha alcun segno di violenza subita o di ipotermia. Il primario ha anche sottolineato che l’intero reparto ed i volontari si stanno occupando del giovanissimo paziente. Nella giornata della Befana però, arriva la svolta: i genitori del bambino si presentato in ospedale.
“Nessun abbandono, lo abbiamo dimenticato”
Quel caso di abbandono che aveva tenuto tutti con il fiato sospeso, si è rivelata essere una dimenticanza. Il papà del bambino si è presentato il giorno successivo in ospedale, affermando di non aver mai abbandonato il figlio, ma bensì di esserselo dimenticato.
Stando a quanto è stato raccontato dal 40enne di origini argentine, lui e la madre del piccolo, una 24enne italiana, stavano aprendo la porta di casa, un palazzo in via Po, a un chilometro a piedi dal centro storico. La coppia ha appoggiato l’ovetto contenente il neonato nell’androne per poi entrare nella loro abitazione convinti di aver portato all’interno anche il figlio.
Questa è stata la spiegazione fatta dai genitori del neonato, ed ora i carabinieri stanno cercando delle telecamere di sicurezza poste vicine al palazzo che possano confermare il racconto del padre. Nel frattempo, il neonato è rimasto ricoverato presso il reparto di pediatria dell’ospedale, e con lui è ora presente anche il secondo figlio della coppia, tolto dalla custodia dei due genitori fino al termine delle indagini.