La serata di lunedì 22 luglio si è trasformata in una notte di perdita e lutto per la comunità di Pieve Santo Stefano, piccolo comune della provincia di Arezzo. Clarissa, una ragazza di soli 15 anni, ha perso la vita in un grave sinistro stradale che ha sconvolto l’intera località.
La vicenda si è consumata poco dopo le 19, quando la giovane Clarissa, mentre viaggiava su uno scooter, ha perso il controllo del mezzo su una strada provinciale nella località di Le Salaiole, una delle vie che conducono a Sansepolcro. L’urto molto forte con un cartellone pubblicitario posizionato a lato della strada è stato fatale. Nonostante l’immediato intervento dei soccorsi, per Clarissa non c’era più nulla da fare.
Un amico che viaggiava dietro di lei in moto è stato il primo a dare l’allerta ai soccorsi. Sul luogo del sinistro sono intervenuti prontamente un’ambulanza infermierizzata proveniente da Pieve Santo Stefano e successivamente l’elisoccorso Pegaso della Regione Toscana. Purtroppo, il trasporto aereo non è stato necessario, poiché all’arrivo dei soccorsi, la giovane era già deceduta.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, che stanno lavorando per chiarire la dinamica esatta della vicenda. La procura di Arezzo ha aperto un fascicolo per reato stradale, come previsto in questi casi, e ha disposto il sequestro del motorino e del casco della giovane per accertare le cause della triste vicenda.
Le autorità competenti stanno cercando di ricostruire i dettagli della situazione, analizzando ogni possibile elemento che possa spiegare come una semplice serata estiva si sia trasformata in un episodio del genere.
Clarissa era una studentessa delle scuole superiori e abitava a Pieve Santo Stefano. La sua giovane vita è stata spezzata troppo presto, e la comunità locale si è ritrovata a fare i conti con una perdita immensa. La disgrazia arriva proprio nel periodo in cui il comune stava preparando uno dei suoi eventi annuali più significativi: il ‘Premio Diari di settembre’. Invece di celebrare, gli abitanti si sono ritrovati a fronteggiare una giornata di grande persita e commozione.