Come è noto il nostro Paese è ricchissimo di testimonianze storiche e archeologiche. Proprio la nostra bellissima Italia è stata infatti il centro di quello che era l’Impero Romano, che tra la fine del I a.C e I-V secolo d.C. ha dominato praticamente quasi ogni angolo del mondo allora conosciuto. Roma ha lasciato importantissime testimonianze archeologiche e storiche nei territori da lei dominati, e in questo caso non fa eccezione neanche l’Italia, il cui suolo è pieno di testimonianze archeologiche relative a questo periodo ancora sepolte sotto le nostre città.
Ed è proprio di queste ore la notizia di una scoperta straordinaria avvenuta a Fano, dove sono riemersi i resti di quello che parrebbe un importante edificio, datato per ora approssimativamente ai secoli I a.C. – I d.C. Permettono di datare a tale epoca l’edificio in questione sia la tipologia della struttura, che la ricchezza della pavimentazione e la presenza, anche sulle pareti dei locali, di coperture marmoree. Una scoperta che quindi potrebbe rivelarsi infatti importantissima.
Forse trovata la celebre basilica di Vitruvio
Secondo quanto riferisce la stampa nazionale i resti dell’edificio in questione sono venuti alla luce durante alcuni lavori edili, i quali sono stati fermati immediatamente per consentire agli esperti di effettuare i rilievi del caso. Sul posto è intervenuta la Sovritendenza alle Belle Arti e al Paesaggio, nonchè il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri.
Con l’ausilio di un drone i carabinieri hanno effettuato dei rilievi dell’area, che adesso dovrà essere indagata in maniera molto più approfondita per capire di che tipologia di edificio si tratti. Come dicevamo la scoperta potrebbe essere molto importante, e secondo quanto dichiarato dalla stessa Sovrintendenza potrebbe anche trattarsi della famosa basilica di Vitruvio, descritta da quest’ultimo nel suo trattato “De Architectura” alla metà del I secolo a.C. Le principali notizie sull’edificio in questione le troviamo proprio nel I capitolo del V Libro del “De Architectura” dove Vitruvio descrive la basilica da lui stesso realizzata nella colonia romana di Julia Fanestris, appunto come all’epoca di Augusto era conosciuta la città di Fano.
“Non si esclude che possa, addirittura, trattarsi della Basilica di Vitruvio” – dice all’ANSA l’archeologa della Soprintendenza Ilaria Venanzoni. Nei prossimi giorni si potranno sicuramente conoscere altri dettagli su questa scoperta che potrebbe rivelarsi molto importante per la storia e per gli archeologi.