Anno Santo compostelano, il messaggio del Papa: "la meta è importante quanto il percorso"

È iniziato il 31 dicembre l'Anno Santo compostelano. Evento che si verifica ogni volta che il 25 luglio, Festa di San Giacomo il Maggiore, cade di domenica. Nel messaggio del Papa leggiamo i suggerimenti per il pellegrino.

Anno Santo compostelano, il messaggio del Papa: "la meta è importante quanto il percorso"

Chi ha percorso il Cammino di Santiago de Compostela sa che “Uscire da se stessi per unirsi agli altri fa bene“. Aspettarsi, sostenersi a vicenda, condividere fatiche e risultati fa parte del cammino. Lo ha scritto Papa Francesco in un messaggio inviato in occasione del giubileo compostelano che viene indetto nell’arcidiocesi spagnola ogni volta che la Festa di San Giacomo il Maggiore, il 25 luglio, cade di domenica

In questo millennio è la terza volta che il 25 luglio cade di domenica. L’apertura del Giubileo compostelano è avvenuta il 31 dicembre 2020 in Galizia, quando l’arcivescovo Julián Barrio Barrio ha aperto la porta santa della Cattedrale seguendo il canovaccio di una cerimonia sobria per rispettare le misure anti-covid.

Papa Francesco nel suo messaggio prende spunto dal tema del Giubileo “Esci dalla tua terra! L’apostolo ti aspetta” che fa riferimento alle parole di Giovanni Paolo II (giubileo compostelano del 1999). Francesco ha ricordato che questo anno è un “Momento di grazia per tutta la Chiesa“, in modo particolare per i fedeli della Spagna e dell’Europa che attraverso il giubileo sono invitati a mettersi “sulle orme dell’apostolo“, uscendo da sé stessi, dalle sicurezze a cui tutti ci aggrappiamo, sempre tenendo “chiara la meta“. Il Signore ci chiama, ha scritto Papa Francesco, sappiamo dove andare. Pellegrini, percorriamo il cammino che ci porta ad “incontrare Dio, l’altro e noi stessi“.

Camminare è un processo di conversione, “un’esperienza esistenziale in cui la meta è importante quanto il percorso stesso” ha affermato il Papa, certi che nel cammino “ci accompagna la misericordia di Dio” e che, come aveva già affermato nella lettera apostolica Misericordia et misera nel 2016 “anche se permane la condizione di debolezza per il peccato, essa è sovrastata dall’amore che permette di guardare al futuro con speranza.

Le indicazioni del Papa per un cammino proficuo sono quelle di farsi prossimo e di avere un bagaglio leggero con sé, di vivere passo dopo passo nel desiderio di incontrare il Signore. In un pellegrinaggio si parte da soli, ha scritto il Papa, spesso con cose che si pensa potrebbero diventare utili. Si giunge alla meta “con lo zaino vuoto e il cuore pieno di esperienze“, che derivano dai “fratelli e sorelle provenienti da contesti esistenziali e culturali differenti“.

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