A diciotto anni dall’evento che ha scosso Garlasco, emerge un nuovo sviluppo nelle indagini riguardanti Chiara Poggi. Andrea Sempio, amico del fratello della giovane, è stato nuovamente indagato a seguito di nuove evidenze biologiche rinvenute sotto le unghie della ragazza scomparsa. Le tracce di Dna sono state attribuite a Sempio, già oggetto di un’inchiesta nel passato, ma le accuse erano state archiviate.
Tuttavia, l’analisi delle evidenze è stata ripetuta con tecniche avanzate, portando alla riapertura del caso. Le nuove verifiche sono state avviate grazie all’iniziativa dell’avvocato Giada Bocellari, difensore di Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara. La difesa di Stasi ha richiesto un esame ulteriore dei reperti biologici, affidando l’incarico a un laboratorio genetico internazionale.
I risultati hanno confermato che il Dna trovato sotto le unghie di Chiara corrisponde a quello di Andrea Sempio, spingendo la Procura di Pavia ad aprire una nuova fase investigativa. Andrea Sempio, che al momento dei fatti aveva 19 anni, era stato già coinvolto nelle indagini precedenti, tra il 2016 e il 2017.
In quella fase, le accuse nei suoi confronti erano state archiviate per la difficoltà di ottenere prove concrete. Tuttavia, l’applicazione di tecnologie più moderne e precise ha riacceso l’interesse per il caso. Ora, la Procura ha emesso un avviso di garanzia a carico di Sempio, contestandogli l’accusa di omicidio in concorso, con la possibilità che sia coinvolto anche Alberto Stasi, già condannato.
Il nuovo indirizzo delle indagini è stato possibile grazie a una consulenza chiesta dal pm Valentina De Stefano e dall’aggiunto Stefano Civardi, che ha portato alla riscoperta di prove biologiche cruciali. In particolare, il Dna trovato sotto le unghie di Chiara sarebbe compatibile con quello di Sempio, come confermato da ulteriori analisi svolte nelle ultime settimane.
Nonostante ciò, l’indagato ha rifiutato di sottoporsi ai test genetici richiesti dalle autorità (che otterranno comunque i riscontri in forma coatta). Nel frattempo, la famiglia di Chiara Poggi, raggiunta dai media, ha espresso la propria reazione alla riapertura del caso. La madre della ragazza, Rita Poggi, ha dichiarato di essere venuta a conoscenza delle novità solo attraverso i notiziari televisivi e ha preferito non commentare ulteriormente. Le indagini proseguono, con la speranza che si possa fare finalmente chiarezza su quanto accaduto quella tragica notte a Garlasco.