Andrea Prospero, cosa non torna: trovati 5 telefoni, 40 SIM e 2 carte di credito

Le autorità stanno conducendo gli accertamenti per chiarire le cause del decesso, ma ci vorrà almeno un’altra settimana prima che vengano resi noti i primi risultati delle analisi.

Andrea Prospero, cosa non torna: trovati 5 telefoni, 40 SIM e 2 carte di credito

LANCIANO:Bisognerà attendere almeno un’altra settimana per avere gli esiti degli esami tossicologici e i primi riscontri sull’analisi dei cinque cellulari e delle oltre 40 schede SIM trovate nel monolocale di Perugia in cui è stato rinvenuto il corpo senza vita di Andrea Prospero, lo studente 19enne di Lanciano, iscritto al primo anno di Informatica. La famiglia del giovane chiede chiarezza e vuole conoscere la verità su tutto, anche a costo di scoprire dettagli scomodi su una possibile “seconda vita” di Andrea, che finora era rimasta nascosta.

Indagini in corso: tra malore e farmaci

La Procura di Perugia, che coordina le indagini, al momento non esclude alcuna ipotesi: potrebbe trattarsi di un malore improvviso o di un’assunzione volontaria di farmaci. Al momento, tuttavia, non risultano elementi che facciano supporre il coinvolgimento di terzi. Saranno i risultati delle analisi sui dispositivi elettronici a fare luce sulle attività online del giovane e ad indirizzare le indagini. Gli avvocati della famiglia, Carlo Pacelli e Francesco Mangano, hanno incontrato gli inquirenti, tra cui il procuratore Raffaele Cantone e l’aggiunto Giuseppe Petrazzini, titolari dell’indagine. Il fascicolo, aperto per omicidio in modo da consentire lo svolgimento di tutti gli accertamenti tecnici irripetibili resta a carico di ignoti. Per completare la perizia medico-legale si attendono i risultati degli esami tossicologici, che chiariranno l’eventuale assunzione di farmaci e in quale quantità. Accanto al corpo di Andrea, infatti, sono stati trovati blister vuoti di benzodiazepine e farmaci a base di oppiacei. «L’orario del decesso risale probabilmente alla sera del 24 gennaio, intorno alle 23:00», spiega l’avvocato Mangano.

Mistero sulle carte di credito e sulla prenotazione del monolocale

Nella ricostruzione degli ultimi giorni di Andrea, restano molti interrogativi. La polizia ha rinvenuto due carte di credito in circostanze insolite: 1)Una era intestata a un giovane della Liguria, incensurato, e si trovava nel water del bagno del B&B, accanto a uno dei cellulari.

2)L’altra, scoperta dalla sorella gemella Anna nel portafoglio del fratello e consegnata alla polizia, risulta intestata a un cittadino straniero non censito.

Gli inquirenti dovranno verificare se le carte fossero state smarrite o utilizzate dal giovane, e se vi siano legami con altre persone. Anche la prenotazione del monolocale in via del Prospetto, a 150 metri dall’ostello in cui soggiornava, desta sospetti: Andrea lo aveva affittato dall’8 al 31 gennaio, prorogando la permanenza fino al 20 febbraio, senza dire nulla alla famiglia. Un aspetto che potrebbe suggerire un secondo livello della sua vita, ancora da decifrare.

I dispositivi elettronici: la chiave del mistero?

La polizia postale ha completato l’acquisizione dei dati dai cellulari e dalle SIM, e da lunedì inizierà la fase di analisi. «Si tratta di un’attività riservata», precisa l’avvocato Mangano, «poiché potrebbero emergere elementi di rilievo investigativo su altre persone. Ci vorrà almeno una settimana per avere un’idea più chiara del contenuto». Un problema è rappresentato dal computer portatile di Andrea, che si è danneggiato quando il corpo del giovane è caduto sopra di esso. «Per un ragazzo che studia Informatica, avere più telefoni e SIM può non essere insolito», aggiunge il legale, «ma la famiglia vuole capire se Andrea sia stato manipolato o coinvolto in qualcosa più grande di lui. Era un giovane buono e generoso, ma molto ingenuo. Potrebbe essere caduto in una trappola o essere stato spinto a fare qualcosa». Le indagini proseguono senza sosta: la verità sulla morte di Andrea Prospero è ancora tutta da scrivere.

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