Lo dice dalla fine della primavera che le misure non bastano e continua a ripeterlo, il virologo Andrea Crisanti. Stavolta, in un’intervista rilasciata a La Stampa, l’ordinario di Microbiologia a Padova, dopo anni all’Imperial College di Londra usa parole ancora più forti: “Serve un lockdown vero, duro, veloce e questo vale ancora di più ora che c’è da gestire una campagna di vaccinazione prima che le varianti complichino la situazione”.
Secondo lui, la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 presenta dei ritardi a livello internazionale, mentre in Italia, dice, tutto procede per il meglio. “Va anche detto-aggiunge Cristanti-che il governo ha scelto la via più facile, cioè partire dai medici e dagli infermieri, mentre in altri Paesi sono state pensate altre priorità”.
Non basta rivedere i criteri per la zona rossa
Crisanti afferma che non basta rivedere i criteri per la zona rossa…quelli che, a suo dire, che “la fanno scattare quando in una Regione ci sono 250 nuovi casi su 100 mila abitanti”, aggiungendo : “Prima era un’ arlecchinata ma abbasserei ancora la soglia a 50-80″. Il virologo ritiene che concludere la campagna vaccinale entro l’anno è un’obiettivo realizzabile, anche se non facile; un obiettivo che richiede l’impegno di tutti, quindi Governo, Regioni, medici, infermieri, volontari e cittadini.
Al momento, dice a La Stampa, è necessario, però, impedire che l’alta trasmissione del Covid favorisca la creazione di varianti che complicherebbero la situazione. L’Italia continua con una media di 500 morti al giorno e, secondo lui, si tratta di una strage inutile che poteva essere evitata, potenziando il sistema territoriale, invece di spendere in banchi a rotelle e bonus vacanze.
Per una vera ripresa economica, nei tempi più veloci possibili, si deve portare la pandemia a un livello tracciabile con un lockdown vero e potenziare i test come non si è mai fatto. Come fare ora? In primis, dice, cercando di non far passare messaggi contraddittori. “Se si dà alle persone la possibilità di uscire con gli sconti perchè non dovrebbero farlo? Vedremo che effetti avranno gli allentamenti di Natale”, conclude.