Ancora paura attentati in Francia, la lista dei ricercati sale a 6

Continua la massima allerta in Francia, dove edifici pubblici, scuole e obbiettivi sensibili rimangono strettamente monitorati. La polizia da la caccia a sei uomini, tra cui un complice diretto degli attentatori. Al Qaeda: "vi state esponendo al peggio"

Ancora paura attentati in Francia, la lista dei ricercati sale a 6

Dopo i recenti attentati avvenuti a Parigi, la Francia mantiene la massima allerta, monitorando scuole, edifici pubblici e sedi di giornali. Il Paese resta quindi ancora in tensione, e Al Qaeda minaccia nuovi attacchi avvertendo: “Finché i soldati francesi occupano paesi come Mali o Centrafrica e bombardano la nostra gente in Siria e in Iraq, e finché la sua stupida stampa continuerà a offendere il Profeta, la Francia si esporrà al peggio.

Intanto la polizia francese fa sapere che l’intelligence d’oltralpe è alla ricerca di ben sei persone legate ad associazioni terroristiche; uno di loro sarebbe addirittura un complice diretto per quanto riguarda l’attentato a Charlie Hebdo. Ha destato inoltre molto sospetto un uomo visto recentemente alla guida di una Mini Cooper attestata a Hayat Boumeddiene, moglie del terrorista Amedy Coulibaly. La 26enne jihadista, ricordiamo, è ancora in libertà, e sembrerebbe diretta verso la Siria, pronta ad unirsi ai miliziani dell’Isis. La giovane è stata infatti ripresa dalle telecamere di sorveglianza dell’aeroporto di Istambul in data 8 gennaio mentre sbrigava il controllo dei documenti. Hayat però non era sola; l’accompagnava infatti un uomo, identificato successivamente col nome di Mehdy Sabry Belhoucine, un francese di origine nordafricana.

Hayat Boumeddiene, nonostante non abbia preso parte agli attentati di Parigi, resta comunque la donna più ricercata di Francia, essendo moglie di Coulibaly e strettamente legata ad organizzazioni terroristiche.

Nonostante la comprensibile paura durante questi delicati momenti, la Francia fa sapere che i terroristi non metteranno a tacere l’irriverente rivista Charlie Hebdo; il settimanale satirico uscirà infatti in data 14 gennaio con una tiratura di ben tre milioni di copie, e sarà tradotto in 16 lingue. Charlie Hebdo continuerà a fare satira sulla politica e sulle religioni, e nel prossimo numero sono previste vignette su Maometto. Richard Malka, legale della rivista francese, ricorda appunto che lo spirito di “io sono Charlie” significa anche “diritto alla blasfemia”, in quanto il magazine francese è da sempre famoso proprio per quest’ultima caratteristica.

L’allerta attentati rimane alta non solo in Francia, ma in tutto il mondo Occidentale, tanto che gli obbiettivi sensibili in Europa e in Nordamerica sono in questi giorni particolarmente monitorati. Obama fa intanto sapere che il 18 febbraio riunirà a Washington i leader mondiali per un vertice antiterrorismo.

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