Ancona, padre aggredisce la madre: la figlia 13enne si sfoga con la prof e lo fa arrestare

Ad Ancona, dopo anni di aggressioni e violenze ai danni della madre, una 13enne decide, sfogandosi con la sua insegnante, di denunciare il padre per ciò che ha subito in questi anni.

Ancona, padre aggredisce la madre: la figlia 13enne si sfoga con la prof e lo fa arrestare

Purtroppo, le aggressioni, le violenze in famiglia sono all’ordine del giorno. Ogni giorno nei telegiornali si sentono storie di uomini, padri di famiglia che picchiano o aggrediscono la propria compagna o moglie. Spesso a pagarne sono i figli che assistono a questi momenti tragici e difficili. Può anche capitare che, a volte, siano gli stessi bambini a prendere coraggio e chiedere aiuto, proprio come è successo ad Ancona grazie a una 13enne.

Proprio ad Ancona, una ragazzina di 13 anni, stanca delle continue violenze che la madre subiva sia a casa che al lavoro dal marito, dal momento che erano colleghi, ha deciso di farsi coraggio e raccontare quanto succedeva tra le mura domestiche. La ragazzina, sfogandosi a scuola con una professoressa, ha raccontato la sua situazione familiare e le continue violenze subite dalla madre.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’ultima violenza subita dalla madre che è stata spinta giù per le scale dal marito. Grazie all’intervento della figlia di 13 anni, il padre è arrivato a processo dove è stato condannato a due anni per maltrattamenti aggravati in famiglia.

I fatti qui presenti sono accaduti in una famiglia italiana della Vallesina, ad Ancona, intorno all’anno 2016-2017, ma soltanto in questi giorni è stata emessa la sentenza. Una donna che ha conosciuto abusi e aggressioni da anni da parte di un uomo che ha il vizio del gioco alle slot machine e dell’alcool. Dopo che il padre ha spinto la madre giù dalle scale, la ragazzina, giunta a scuola in lacrime, ha raccontato la sua triste situazione.

Proprio con la professoressa con la quale si è confidata, hanno deciso di chiamare i Carabinieri. La madre e la figlia sono state affidate ai servizi sociali e in una struttura protetta in modo che l’uomo non possa più far loro del male. L’uomo, colpevole, di aggressioni, ha rigettato ogni accusa affermando che con la moglie c’erano solo i problemi tipici di ogni coppia.

Continua a leggere su Fidelity News