Dopo quattro mesi di attività investigativa si è conclusa l’operazione denominata “On the road” che ha portato all’arresto di una coppia di origine piemontese e insediata presso un campo Rom della provincia di Ancona, dedita all’attività predatoria su auto in sosta nelle Marche e in Emilia Romagna.
Stando alla ricostruzione dei carabinieri, gli indagati individuavano le auto lasciate in sosta, momentaneamente, presso istituti scolastici, cimiteri, capanni agricoli, parchi o percorsi pedonali dove praticare jogging. I furti avvenivano spesso in pieno giorno. La donna (35enne) stava di guardia e controllava che nessuno arrivasse, il marito (43enne) agiva indisturbato e si introduceva nell’abitacolo, trafugando borse, portafogli, smartphone, carte di credito e tutto ciò che era di valore.
Dopo il furto, i due coniugi si recavano presso erogatori ATM in località vicine ed eseguivano sostanziosi prelievi fraudolenti con le carte di credito precedentemente rubate. In totale sarebbero stati ben 63 i furti messi in atto nel periodo che va da dicembre 2018 ad agosto 2019.
Il modus operandi dei due criminali era sistematico e particolarmente rapido nel suo svolgimento. L’indagine è partita in seguito alle numerose denunce dei cittadini di Campocavallo di Osimo che, dopo aver lasciato la macchina in sosta per praticare sport o per accompagnare i loro bimbi a scuola, si sono ritrovati il vetro dell’auto in frantumi e gli oggetti di valore custoditi al loro interno spariti.
L’operazione è partita in provincia di Vercelli, predisposta dalla Procura della Repubblica di Ancona, ed ha visto in azione i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia di Osimo comandati dal maggiore Luigi Ceccarelli. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ancona, il dott. Carlo Masini, su richiesta del sostituto procuratore dott. Rosario Lioniello ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per concorso in “furti aggravati, e indebito utilizzo di carte di credito”.