Ancona, a Fabriano sospesa una docente no-vax Covid: riteneva falsi anche i risultati dei tamponi

Si tratta di Roberta Salimbeni, insegnante di Lettere presso la scuola media Gentile di Fabriano, in provincia di Ancona. La docente, con una missiva, si è rivolta ai suoi colleghi, pregando costoro di protestare contro l'obbligo del Green Pass.

Ancona, a Fabriano sospesa una docente no-vax Covid: riteneva falsi anche i risultati dei tamponi

Oggi per molti alunni in tutta Italia è stato il primo giorno di scuola. In questi giorni saranno moltissimi gli istituti, anche superiori, che apriranno i battenti. Si tratta di un momento molto importante, anche perchè arriva dopo un anno e mezzo di chiusure forzate e di Dad, la didattica a distanza appunto, questo a causa dello scoppio della pandemia di Covid-19. La riapertura delle scuole in sicurezza è stata data grazie sopratutto ai vaccini, che dovrebbero consentire un anno scolastico più tranquillo e sicuro. Per questo il Governo ha inserito l’obbligo del Green Pass anche per entrare a scuola, misura valida dai 12 anni in sù. 

Ma c’è chi non ci sta e nelle scorse ore una professoressa di Lettere in servizio presso la scuola media Gentile di Fabriano, in provincia di Ancona, è stata sospesa dall’insegnamento dopo che ha inviato una lettera ai colleghi durante il collegio docenti con cui invitava costoro a scagliarsi contro l’obbligo della certificazione anti Covid a scuola. La docente è Roberta Salimbeni, convinta no-vax, la quale ha dichiarato che anche i vaccinati contagiano e che i tamponi anti Covid, a volte, non sono veritieri. 

Il pensiero della docente

In sostanza il pensiero della docente è quello di tante persone che in questo periodo hanno deciso di non sottoporsi al vaccino di loro spontanea volontà. Che i vaccinati possano anche contagiare e contagiarsi sembra ormai quasi assodato anche dalla scienza, che però nello stesso tempo ha dimostrato di come, con il vaccino, diminuiscono drasticamente ricoveri e morti a causa della malattia. In sostanza con i sieri anti Covid si può convivere tranquillamente con il virus, senza ricorrere a chiusure generalizzate come accaduto nello scorso anno e mezzo. 

“Non ho il certificato verde perché è discriminatorio e ufficializza quella pericolosa spaccatura sociale, che da tempo si sta delineando e sta creando sospetto, paura, rancore tra le persone, che invece dovrebbero essere tra loro solidali e unite” – così ha spiegato nella sua lettera la professoressa, la quale ritiene che se lei deve fare un tampone per vedersi con una persona doppiamente vaccinata, è necessario che il test lo faccia anche il vaccianato.

“Vorrei che i miei alunni con i genitori e il mio dirigente pretendessero da me non un certificato fasullo, che attesta nulla, ma certificati che attestino la mia preparazione e le mie competenze” – così si augura la docente balzata agli onori della cronaca. Per tutta risposta, come già detto, il dirigente scolastico l’ha sospesa e per adesso non potrà insegnare. 

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